Grottaferrata, l’(innaturale) ”effervescenza” per le elezioni che verranno

Grottaferrata, l’(innaturale) ”effervescenza” per le elezioni che verranno

Grottaferrata – Rivincite, riunioni, incontri, ammiccamenti, annunci (che restano tali) di coalizioni unitarie, gruppi Social (in)sostenibili, (auto)candidature a Sindaco e quant’altro.

Da qualche mese è iniziato il can-can della politica grottaferratese (iniziale minuscola voluta), dopo il vergognoso e colpevole letargo durato anni a partire dalle infamanti dimissioni dei 6 Consiglieri comunali (ricordiamoli sempre: Bosso, Covizzi, Curcio, Masi, Mecozzi e Pizzicannella) i quali, nell’ottobre 2016, compirono il “nobile” gesto per far cadere la Giunta Fontana, eletta appena due anni prima, “essendo venuto meno il rapporto fiduciario col Sindaco” (…).

Improvvisamente, ci si ricorda dei problemi che attanagliano Grottaferrata. E numerosi sono i “cilindri” (sollevati da teste affatto pensanti), da cui fuoriescono miracolose quanto improbabili soluzioni tenute “nel cassetto” per tutto questo tempo, lasciando fare in assoluta tranquillità l’attuale Sindaco, ora divenuto causa di ogni male e obiettivo da abbattere (politicamente, s’intende) a tutti i costi.

luglio

Il riferimento è, in primis, alle forze politiche e civiche presenti in Consiglio comunale come il PD, il M5S ed altri, i cui rappresentanti eletti hanno sistematicamente consentito alla maggioranza finto-civica di fare quel che ha voluto (taluni addirittura facendone parte organica dall’inizio, salvo poi riposizionarsi per tardivo pentimento), lasciando indisturbato Andreotti.

L’inerzia dell’opposizione è tangibilmente suffragata, tra l’altro, dalle votazioni a favore sui (pochissimi) provvedimenti portati in Aula. Tra le altre, l’unanime approvazione della Delibera n. 21/2017, riguardante la mozione contraria all’applicazione della Delibera di Consiglio n. 41/2015 (mozione riformulata in una sorta di “supercazzola”, tant’è che del prefigurato “studio” non vi è traccia e la Delibera 41 resta vigente seppur ignorata dall’Amministrazione comunale e dai privati); oppure la piena approvazione della Delibera n. 14/2019, relativa all’avvio di una nuova pianificazione urbanistica (mai avviata, salvo l’impegno di spesa di oltre 100mila euro per il professionista incaricato, mentre le betoniere continuano a rullare a pieni giri e rulleranno ancor di più quando saranno note le “porzioni di territorio urbanizzate” su cui attuare i cd. “Programmi di Rigenerazione Urbana” di cui alla Delibera di Giunta n. 67/2021).

L’unanimità espressa anche su quelle Delibere, unitamente all’astensione (o assenza) su tante altre, incluso il Bilancio di Previsione 2020-22, oltre al sostanziale disinteresse o la scarsa incisività su altre questioni di altissimo impatto socio-economico, come il Bando decennale per l’affidamento del Servizio raccolta rifiuti e le tuttora gravose situazioni in cui operano i lavoratori del Servizio, sbugiardano coloro che, oggi, si agitano (a parole) contro il cemento che avanza (intervento su Via di Vascarelle) oppure inveiscono contro il Progetto per il recupero dell’ex Bazzica.

Parafrasando l’Aristodemo del Monti, “se Messenia piange, Sparta non ride”. Infatti il centrodestra, dissoltosi sin dall’avvento della gestione commissariale nell’autunno 2016, non pervenuto alle elezioni comunali del 2017 (assente il simbolo di Forza Italia, per scelta sovra comunale, e Liste a sostegno della Masi -FdI-Noi con Salvini-Lista civica- giunte nientepopodimeno che a 483 voti), durante la Giunta Andreotti ha continuato – di fatto – a mantenere un profilo di sostanziale assenza, salvo rari quanto ininfluenti interventi sulla stampa locale.

Tuttavia, limitatamente a FdI, da qualche tempo si registra un insolito “fermento” che, certamente positivo in prospettiva, appare per contro scarsamente credibile nelle veementi accuse alle “opposizioni dormienti”, dimenticando il proprio nulla di questi anni indipendentemente dall’avere o meno un rappresentante in Consiglio comunale, e dando la sensazione un recente “sbarco da Marte”. In ogni caso, sempre meglio del sostegno di Forza Italia alla Giunta Andreotti (un Consigliere dichiarato in maggioranza, più altri “forzisti dentro ma civici fuori”).

La Lega, a parte episodici interventi sulla stampa spesso simili a peana verso le scelte andreottiane (magari ci si sbaglia, ma tanté), corroborati da puntuali e velenosi attacchi al sottoscritto, sin qui ha prodotto poco o nulla. E, al momento, non sembrano intravvedersi segnali di un progetto unitario dell’area moderata (sperando, ovviamente, di essere smentiti quanto prima). Cui prodest tutto ciò? La risposta è nell’imperituro atteggiamento del Sindaco il quale, nonostante i penosi risultati del quadriennio finto-civico e stando cosi le cose, continua a gongolare…

Last Updated on 22 Luglio 2021 by

Redazione 2

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