Nemi, Festa della Liberazione “gelida” a causa del gran freddo, ma “calda” dal punto di vista della partecipazione

Nemi, Festa della Liberazione “gelida” a causa del gran freddo, ma “calda” dal punto di vista della partecipazione

NEMI – sentita celebrazione della Festa della Liberazione anche nel paesino dei Castelli Romani che da quest’anno è entrato a far parte dei Borghi Antichi più belli d’Italia. Il paese delle fragole, dei fiori e del lago, che questa mattina si è svegliato in una giornata molto fredda, ma il gelo non ha cambiato minimamente la volontà e il dovere di ricordare che il 25 Aprile non è un giorno qualsiasi. Ma bensì il giorno che ci ricorda che la pace e la collaborazione tra le nazioni non hanno prezzo.

“L’indifferenza agli avvenimenti delle varie guerre da parte di alcuni potenti nel mondo è senza ombra di dubbio la peggiore risposta a questa data, il 25 Aprile, commemorazione della liberazione dalle forze Nazifasciste per la riappropriazione della Libertà e della Democrazia in Italia” ha commentato un anziano di Nemi. Nel piccolo, la comunità nemese, in questa giornata di ricorrenza importante ha voluto posare ai piedi della Stele ai Caduti, in piazza del Crocifisso, la consueta Corona di Alloro per non dimenticare. Ed onorando la bandiera tricolore che appartiene a tutto il popolo Italiano e scandendo le parole e la musica dell’Inno d’Italia. 

Presenti all’evento una delegazione dei Carabinieri della Stazione di Nemi, per la Polizia Locale il comandante Gabriele Di Bella, per la Polizia di Stato il dirigente del Commissariato di Genzano Fabrizio Simi.  Per consentire il regolare svolgimento della manifestazione hanno operato: la Protezione Civile e la Municipale, presente il parroco  don Andrea De Matteis che ha voluto omaggiare la Stele con un sentito discorso di fratellanza tra i popoli impartendo la sua benedizione e pronunciando una breve preghiera di pace e aiuto ai popoli in guerra.  Sono intervenuti anche rappresentati del Centro Anziani e della locale Proloco. Il vice sindaco Giovanni Libanori, facente, per l’occasione, le veci del sindaco Alberto Bertucci assente per motivi istituzionali, dopo aver deposto una corona di alloro ai piedi della stele ha preso la parola . “Spero che questa giornata, un giorno che riguarda tutti indistintamente da fedi politiche, religiose, pensiero e nazionalità. Sia solo il ricordo dei molti caduti in guerra, e anche Nemi, come la vicina Genzano, ne ha avuti tanti, nel periodo bellico della seconda Guerra mondiale e che consolidi sempre di più la pace e la collaborazione tra tutti popoli per migliorare la vita di noi tutti, cominciamo noi nel nostro piccolo ad andare d’accordo e dare l’esempio, senza mai essere aggressivi e guerrafondai “ ha concluso Libanori.

Foto Video Giancarlo Boldacchini

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Last Updated on 25 Aprile 2024 by Autore G

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