Da Grottaferrata al Festival di Sanremo: il sogno di Wrongonyou

Da Grottaferrata al Festival di Sanremo: il sogno di Wrongonyou

Dopo il successo al Festival di Sanremo “sezione Nuove Proposte”, in cui si è aggiudicato il Premio della Critica “Mia Martini”, il giovane grottaferratese Wrongonyou, al secolo Marco Zitelli, classe ’90, ha rilasciato il suo nuovo album “Sono Io”.

“Sono Io” è un album scritto interamente durante il lockdown, che mostra le fragilità e la necessità di sognare e sperare in un momento storico in cui il “futuro” ci sembra lontano e difficile da immaginare. Dalle canzoni emerge l’amore per la famiglia, per la sua città, ma soprattutto per la musica: una compagna di viaggio che da sempre accompagna il giovane cantautore castellano.

Ciao Marco, piacere di conoscerti! Prima di parlare del tuo nuovo album, è necessario parlare dell’esperienza sanremese, che come detto prima ti ha portato a ricevere il Premio della Critica “Mia Martini” per la canzone “Lezioni di Volo”. Com’è nata questa canzone? Hai capito da subito che era la canzone giusta per calcare l’Ariston?

‘Lezioni di Volo’, come tutto l’album ‘Sono Io’, nasce a casa mia nel primo lockdown, che fortunatamente ho vissuto a Grottaferrata. Fin dai primi ascolti, prima da solo e poi con la casa discografica, ho pensato che fosse la canzone giusta per provare a calcare un palco così ambito come quello di Sanremo. Dopo averla incisa ho deciso di provarci e ora non potrei essere più orgoglioso di questo lavoro. È stata una grande soddisfazione e un’esperienza che spero di poter replicare, godendomi anche tutta l’atmosfera che ruota attorno al Festival e che, quest’anno, a causa del Covid-19, è venuta meno“.

Restando in ambito sanremese, hai qualche curiosità da raccontarci? Qualche aneddoto divertente sul Festival?

Durante la settimana sanremese, oltre all’ormai iconico incontro con Orietta Berti e al suo fantastico vestito con le capesante di cui ho parlato su Instagram, è successa una cosa particolarmente divertente. Subito dopo la finale di Sanremo, sezione ‘Nuove Proposte’, dopo aver fatto le foto di rito e le interviste, sono tornato in camera in attesa della mia squadra. Qui ho trovato una bruttissima sorpresa: Gino, il mio cagnolino, aveva pensato bene di lasciare i suoi bisogni nella stanza. Un ‘bellissimo’ ritorno alla normalità“.

Prima di lasciare l’argomento “Festival”, vorrei chiederti qualcosa in merito alla tua città, Grottaferrata. Come hai vissuto quest’affetto da parte dell’autorità e dei tuoi concittadini? Hai avuto la percezione che Grottaferrata, e di conseguenza tutti i Castelli Romani, si siano accorti di te solo durante Sanremo?

Non credo che Grottaferrata si sia accorta di me solo ora, anzi, ho sempre sentito un grande affetto da parte dei miei concittadini. È chiaro, però, che la partecipazione a un Festival come Sanremo ha invogliato le persone a seguirmi e ha acceso in loro quel pizzico di orgoglio castellano in più. Sono fiero delle mie origini e della mia città, li ringrazierò sempre per quest’incredibile sostegno. Una cosa che posso dire, però, che vale per Grottaferrata, ma anche per tutti i Castelli Romani, è la mancanza di un centro in cui i ragazzi possano innamorarsi della musica, praticarla e viverla a 360°. Se questa cosa dovesse essere attutata, come detto più volte, sarò a disposizione di tutti i miei concittadini“.

Ora finalmente arriviamo al momento tanto atteso: l’album “Sono Io”. In questo nuovo lavoro si percepisce la presenza di “Marco” e l’amore per la tua famiglia. All’interno è infatti presente “Nonno Bruno”, la canzone che hai dedicato a tuo nonno, un pezzo particolarmente personale. All’ascolto si percepisce la nostalgia, i ricordi e una diversa consapevolezza. Credi che sia una conseguenza del difficile periodo che stiamo vivendo?

‘Sono Io’ nasce durante un periodo particolarmente difficile, quello del lockdown. Anche io, come tutti, avevo bisogno di una valvola di sfogo e la musica è giunta in mio soccorso. In quest’album è presente l’anima di Wrongonyou, che è e sarà sempre parte di me, ma soprattutto è presente Marco. Sono presenti i miei ricordi d’infanzia e le giornate passate insieme a mio nonno, ma è anche presente l’amore, ritrovato, per me stesso. ‘Amorproprio’, canzone che chiude l’album, nasce per me e ho deciso di dedicarla a tutti coloro che stanno cercando di ritrovare sé stessi. In quest’album ho scelto di aprirmi, di lasciar andare le paure e concedere al mio pubblico la sincerità delle mie emozioni“.

Marco, oltre al tour già annunciato, hai qualche progetto che ci puoi rivelare?

In questo momento ho davvero tanti progetti. In primis la promozione del disco ‘Sono Io’, uscito il 12 marzo, poi ci sarà il tour e, appena sarà possibile, mi piacerebbe fare delle collaborazioni con diversi artisti, tra cui i ragazzi delle ‘Nuove Proposte’, con cui ho legato molto. Mi piacerebbe anche organizzare un evento a Grottaferrata, un modo per ringraziare per l’affetto e il calore che mi hanno donato. Ci saranno sicuramente molte sorprese che ci attendono, durante il lockdown ho scritto molto e sto continuando a scrivere. Chissà, magari a breve farò uscire nuova musica!“.

Flavia Arcangeli

Last Updated on 11 Aprile 2021 by

Redazione 2

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