Carcere di Velletri, detenuto tenta il suicidio. Salvato dalla Polizia Penitenziaria
Carcere di Velletri – Nella mattinata del 09/08/2021 un detenuto Italiano ha distrutto tutti le suppellettili presenti nella sua camera detentiva, poi ha tentato di suicidarsi legandosi una corda rudimentale al collo e all’inferriata della finestra, per poi lasciarsi andare a pendolone.
Il detenuto è stato prontamente salvato dagli Agenti della Polizia Penitenziaria, che fortunatamente hanno evitato il peggio. Il detenuto è stato visitato prima dai Sanitari del penitenziario e poi inviato al Pronto Soccorso di Velletri per ulteriori accertamenti. Il detenuto è rientrato in carcere in tarda serata e sottoposto a sorveglianza a vista.
Arriva la denuncia dei sindacalisti del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria), Carmine Olanda e Ciro Borrelli, che da sempre denunciano le condizioni difficili in cui la Polizia Penitenziaria è costretta a lavorare. “Il detenuto in argomento – commenta Borrelli – non è la prima volta che manifesta di avere problemi di natura psichiatrica. Nel Carcere di Velletri sono presenti anche altri detenuti che manifestano questo tipo di problema, ma a quanto pare il Servizio Sanitario, pur conoscendo la questione, non è in grado di contenere questo tipo di situazione”. Â
“Nel febbraio 2019, – continua Olanda – nel penitenziario di Velletri è stato aperto il repartino psichiatrico composto da quattro stanze – per un totale di cinque posti letto – destinato all’ osservazione dei detenuti che manifestano problemi di natura Psichiatrica. A tutt’oggi il repartino psichiatrico viene gestito solo con i servizi strettamente necessari, perché in realtà mancano le figure professionali di Psichiatra, Psicologo, Infermieri”.Â
“La ASL Roma 6 di Albano Laziale – precisa Olanda – si deve prendere le sue responsabilità . I detenuti ristretti nel repartino Psichiatrico, e i detenuti che manifestano di avere problemi di natura psichiatrica, devono essere gestiti e monitorati dal personale sanitario specializzato h24, e non gestiti solo dalla Polizia Penitenziaria con ordini di servizio di grande, grandissima e sorveglianza a vista”.
La Direzione di Velletri – concludono i sindacalisti – non deve fare finta di non vedere e sentire. Deve prendere una posizione determinata nei confronti dei responsabili del Servizio Sanitario del carcere di Velletri, affinché garantiscano il servizio previsto per l’assistenza delle persone che hanno problemi psichiatrici”. Â