Albano, rinvenuto a Cecchina un deposito di lapidi in un cantiere edilizio! (FOTO)
A Cecchina, frazione di Albano, è stato rinvenuto un deposito di lapidi nel mezzo di un cantiere edilizio sulla Via Nettunense, all’altezza del n° 48, di fronte al vecchio mulino appartenente alla storica tenuta di Montagnano.
Una struttura risalente al ‘600 e utilizzata per decenni come “mola”, ossia luogo in cui i cittadini andavano a lavare i panni fino ai primi anni ’80, visto che a ridosso della struttura stessa si trova l’emissario del Lago di Nemi.
Le foto sono state inviate con un esposto da varie associazioni (Italia Nostra sezione Castelli Romani, Legambiente Appia Sud “Il Riccio”, Salute Ambiente Albano e Cancelliera e altre) al Comune e alla Polizia Locale di Albano, ai Carabinieri, alla Soprintendenza Archeologica, al Ministero dei Beni Culturali e del Turismo e infine alla Procura di Velletri.
I cittadini chiedono di verificare la regolarità del cantiere e delle lapidi accumulate, oltre ad altre stranezze che hanno notato, ivi compresa l’assenza di cartelli di cantiere.
Le foto sono state scattate domenica 23 maggio nel corso di una visita di natura storico-archeologica che ha riguardato l’antica struttura del mulino, che sorge su un basamento risalente all’antica Roma imperiale.
Questa mattina gli agenti della Polizia Locale di Albano e Castel Gandolfo, di concerto con l’ufficio tecnico comunale di Albano, hanno svolto un sopralluogo e accertato che vi era un cumulo di residui di lapidi cimiteriali, risalenti ai primi anni ’70.
L’area è stata sottoposta a sequestro e per il proprietario arriverà una sanzione per discarica abusiva di materiali inerti. Le indagini chiariranno perché siano arrivate lì le lapidi cimiteriali.
Sul posto sono stati rinvenuti anche residui di materiali da cantiere, abusi edilizi e irregolarità ambientali ora al vaglio della Polizia Locale.
Last Updated on 27 Maggio 2021 by
