Superman: L’ultima famiglia di Krypton

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Tutti conoscono le origini di Superman, la sua storia è ormai radicata nella coltura pop da quasi un secolo: il mito è partito dai fumetti, passando per la radio per poi approdare al cinema dove il compianto attore Christopher Reeve gli ha dato letteralmente vita.
E proprio perché tutti conosco il tragico passato di Kal-El, moltissime saranno le persone che si sono chieste: “Perché il papà non ha costruito un razzo un po’ più grande in modo da poter salvare tutti loro? E chissà cosa sarebbe successo sulla Terra non con uno, ma con un’intera famiglia di kryptoniani?”
La risposta la possiamo finalmente trovare ne “L’ultima famiglia di Krypton”, che come suggerisce il nome vede non solo il piccolo Superman sfuggire all’esplosione del pianeta, ma anche i suoi cari. Ovviamente la storia non è ambientata nella stessa realtà in cui lo sono tutti gli altri fumetti di supereroi DC Comics, perché fa parte della categoria degli “Elseworlds”, tradotto letteralmente “Altri mondi” ovvero universi paralleli che differiscono dal principale per dei piccoli dettagli a volte insignificanti, altre volte decisivi.
Al loro arrivo sulla Terra, come ogni buon atterraggio degli alieni che si rispetti, la prima frase proferita da Jor-El è stata: “Veniamo in pace” ma purtroppo, i terrestri li accolgono con i carri-armati e l’esercito armato fino ai denti. Pallottole e bombe sono inutili contro i kryptoniani, ma questo gli umani ancora non lo sanno!
Le soluzioni trovate dall’autore Cary Bates sono tutt’altro che scontate e portano gli El a calcare orizzonti fin’ora inesplorati senza però, sovvertire troppo la storia originale di Superman di cui ritroviamo molti elementi topici come Smallville con i Kent e Metropolis con Lois Lane e Lex Luthor. Una lettura immancabile per chi ama il primo supereroe della storia e inoltre è un’interessante occasione per conoscere i suoi genitori naturali, che di solito si vedono solo per pochi minuti e non fanno altro che perire nel disastro planetario.