Riparti i corsi dell’EcoIstituto RESEDA Onlus per gli Attivisti per la Fauna. Informare e sensibilizzare per la tutela dell’ambiente

Riparti i corsi dell’EcoIstituto RESEDA Onlus per gli Attivisti per la Fauna. Informare e sensibilizzare per la tutela dell’ambiente

Di Emanuele Scigliuzzo

Sono partiti i nuovi corsi per gli Attivisti per la Fauna, ovvero per tutte quelle persone sensibili al tema dell’ambiente, alla sua valorizzazione e protezione. Con una esperienza decennale, l’EcoIstituto RESEDA Onlus, guidato dal suo direttore Roberto Salustri, propone quindi una nuova serie di incontri: “tre giorni per dare agli attivisti dei principi ecologici e filosofici, ma anche indicazioni pratiche e di azione locale per difendere gli habitat e la fauna”. I corsi, che si stanno svolgendo on-line, hanno riscosso un enorme successo, con adesioni da parte di persone da tutta Italia.

grafiche ottobre 2022

Forte della sua lunga esperienza come ricercatore e rigeneratore di ecosistemi in Italia, America Latina e Africa, Roberto Salustri è stato anche responsabile della sezione del WWF Castelli Romani, guardia venatoria e Ispettore ecologico. Ha condotto decine di azioni di salvaguardia di animali e habitat.

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Un programma ad ampio respiro quello portato avanti durante questa formazione, che parte dalla storia del nostro pianeta, che affronta i pericoli che corre la nostra fauna, l’equilibrio che deve avere l’ambiente, come ridurre il conflitto tra uomo e natura, le azioni per conservazioni di un ambiente, ma che non tralascia l’aspetto giuridico per affrontare i problemi sul campo.

Questi tre giorni servono per trasferire competenze importanti, ma anche per aumentare la sensibilizzazione verso una tematica che riguarda tutti, ma che troppo spesso sottovalutiamo.

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Un corso che vuole anche porre l’attenzione su una nuova minaccia, costituita dall’ emendamento approvato commissione bilancio della Camera – ci ricorda Salustri che prosegue – questa norma, che di fatto modifica pesantemente la legge sulla protezione della fauna Legge 157 del 1992 è una vera catastrofe ecologica, e che porterà a nuove sanzioni da parte della UE”.

Roberto perché questa modifica è così pericolosa?

In pratica si permette l’abbattimento delle specie selvatiche anche all’interno dei Parchi e delle aree urbane, senza periodi di riposo, l’abbattimento lo potranno fare tutti i cacciatori che abbiano fatto un semplice corso non abilitante, senza nessun controllo di istituzioni scientifiche.

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Quella di Roberto non è la sola voce a gridare l’allarme. Tra i tanti ad unirsi al coro anche Massimo Vitturi, Responsabile LAV Animali Selvatici: sito della Lega Anti Vivisezione si legge “La scandalosa approvazione dell’emendamento sulla caccia selvaggia apre ad una nuova stagione di massacri. Nessuno sarà più al sicuro: dal lupo all’orso, dal cinghiale alla volpe e con gravi rischi anche per l’incolumità umana. I fucili infatti potranno entrare senza alcuna valutazione scientifica preventiva anche all’interno dei parchi delle oasi oltre che in città. La nostra risposta sarà durissima: combatteremo questo emendamento in ogni sede, noi non ci arrendiamo. Gli animali selvatici devono essere tutelati e con loro la sicurezza dei cittadini va assicurata”.

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Secondo Enpa, Lav, Lipu e Wwf, «Il provvedimento presenta anche concreti profili di incostituzionalità poiché, aprendo ai fucili i territori protetti, finirebbe per privare gli animali selvatici di quelle forme di protezione chiaramente sancite dall’articolo 9 delle Costituzione, recentemente novellato».

Una tegola dunque per l’ambiente e per le specie protette, forse oggi, meno preservate.

Last Updated on 21 Febbraio 2023 by AutoreL

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