“Outer Banks”: emarginati e corse contro il tempo per la serie Netflix

“Outer Banks”: emarginati e corse contro il tempo per la serie Netflix

“Essere Pogue significa guardare le spalle del proprio compagno, e, allo stesso tempo, vivere diversamente dai Kooks”

Outer Banks, la serie tv di Netflix, è veloce, accattivante e suggestiva, prodotta da Jonas e Josh Pate con Shannon Burke, composta da dieci episodi.
John B, J.J, Kie e Pope sono i Pogues, un gruppo di adolescenti che vivono nella parte più povera dell’isola delle Outer Banks nella Carolina del Nord. Vivono la loro vita tra legalità e illegalità, cercando di non avere confronti con i “Kooks”, i ricchi dell’isola.
John B, dopo nove mesi dalla scomparsa in mare del padre, si rende conto che gli eventi che gli stanno capitando non sono dei “casi”, ma potrebbero essere collegati a quell’evento. Insieme ai suoi amici, riesce a scoprire che suo padre, non era l’unico alla ricerca del tesoro della Royal Merchant, ben 400 milioni di dollari in lingotti d’oro.
Questa scoperta causerà una serie infinita di guai ai giovani Pogues, costringendoli ad una corsa contro il tempo alla ricerca del tesoro perduto, aiutati però da alcuni indizi lasciati dal padre di John B, mettendosi contro

Kooks, trafficanti di droga e la polizia locale.
Una combinazione di eventi, colpi di scena e catastrofi porteranno i ragazzi a dover collaborare oltre ogni aspettativa, rischiando il loro futuro e la loro famiglia, pur di trovare l’oro e scoprire la verità sulla scomparsa.
Ci sono diversi fattori chiavi per il successo di questa nuova produzione del colosso americano, oltre alla cura e alla precisione della sceneggiatura, il primo è l’empatia.

L’obiettivo è fare in modo che lo spettatore riesca a “trovarsi” in uno dei personaggi o senta il dovere di proteggerlo, riuscendo così a conquistare il pubblico. Outer Banks ci riesce perfettamente, portando sul piccolo schermo una combo di personaggi che riflettono diverse situazioni ed emozioni.
Un ulteriore punto a favore è il fattore ansia, per tutta la durata della stagione lo spettatore è colto da un senso di ansia, soprattutto quando i giovani protagonisti si trovano in situazioni pericolose. Una sensazione che riesce a tenere lo spettatore attaccato allo schermo con il solo scopo di capire come finirà la storia.
Outer Banks risulta una buonissima serie tv, adatta ad un pubblico molto vasto, nonostante rientri nella sezione teen drama, aspettiamo dunque la conferma della seconda stagione, che si vocifera, sia già stata scritta.

Flavia Arcangeli

Last Updated on 26 Marzo 2021 by

Redazione 2

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