CALDO…GAMBE PESANTI? CI AIUTA L’IPPOCASTANO!

CALDO…GAMBE PESANTI?  CI AIUTA L’IPPOCASTANO!
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L’Ippocastano, Aesculus hippocastanum, è un grande albero appartenente alla famiglia delle Sapindaceae che può raggiungere i 36-40 metri di altezza. I suoi frutti sono simili alle castagne, capsule tondeggianti dotate di aculei che contengono semi dal colore bruno lucido e non commestibili. La parte della pianta utilizzata in fitoterapia sono i semi, ricchi di escina (saponine tripterpeniche), quercetina e kaempferolo (composti flavonici), esculina (glucosidi cumarinici) e proantocianidine. L’escina, comunemente intesa, non è una sostanza a sé ma è un complesso di glicosidi triterpenici. Perché è importante? L’escina svolge contemporaneamente un’azione antinfiammatoria del sistema circolatorio; vasoprotettrice e vasocostrittrice sui vasi sanguigni e fluidificante del sangue. Questo principio attivo, infatti, è in grado di intervenire sul ricambio elettrolitico locale, contrastando la formazione di edemi: aumenta la resistenza dei capillari, riduce la permeabilità vasale, favorendo così l’eliminazione dei liquidi interstiziali formatisi. La proprietà antiedemigena dell’escina ha perciò un effetto benefico sulla circolazione, giustificandone l’impiego nel trattamento di gonfiori, senso di pesantezza, stanchezza o ristagni linfatici. L’escina è indicata anche in presenza di insufficienza venosa cronica, perché aumenta la contrattilità venosa, riducendo il ristagno ematico negli arti inferiori e favorando il ritorno del sangue al cuore. Pertanto, gli estratti totali di ippocastano standardizzati e la stessa escina, possono essere d’aiuto in presenza di varici e delle sindromi postflebitiche, in caso di emorroidi, cellulite e fragilità capillare.

In commercio si può trovare per uso interno negli integratori a base di ippocastano, di cui si utilizzano gli estratti standardizzati, in modo da garantire un dosaggio giornaliero di circa 100 mg di escina. Anche per uso esterno, l’escina rientra in formulazioni di pomate e creme per il trattamento di vari tipi di edemi, vene varicose, emorroidi, ematomi e contusioni, ecchimosi. Un ottimo aiuto quindi per diverse piccole e grandi problematiche. Ma come tutti i prodotti a base di estratti vegetali, contrariamente a quanto si pensi, non bisogna trascurare alcune controindicazioni. Alte dosi di escina possono provocare danni sul glomerulo e sul tubulo renale; di conseguenza il suo utilizzo, al pari degli estratti di ippocastano, è contrindicato in presenza di nefropatie o grave insufficienza renale. Proteggere i nostri vasi sanguigni e il benessere di gambe e circolazione è qualcosa a cui pensare con un po’ di anticipo così da non dover correre ai ripari con l’arrivo del caldo. Anche per questo mese vi saluto e vi aspetto il mese prossimo!

Dott.ssa Silvia Di Paolo

Last Updated on 26 Marzo 2021 by

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Redazione 2

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