Lanuvio, PD: “Farmacie comunali, ennesimo fallimento della Giunta Galieti”

Lanuvio, PD: “Farmacie comunali, ennesimo fallimento della Giunta Galieti”

Lanuvio – “La resa incondizionata della Giunta Galieti davanti alla totale incapacità di gestire la ‘cosa pubblica’” scrive il PD di Lanuvio “è riassumibile con le loro stesse parole, laconicamente inserite nella bozza di delibera poi approvata nel Consiglio comunale dello scorso 11 marzo: ‘Valutati gli obiettivi limiti gestionali che non consentono, da un lato, di raggiungere standard qualitativi tali da massimizzare il livello di servizio reso alla comunità lanuvina, dall’altro, di ottimizzare l’impiego di risorse comunali‘”.

“Come a dire, ‘prendiamo atto di non essere capaci a gestire le due farmacie, quindi le diamo ai privati, anche se questo dimezzerà gli introiti per le casse comunali'”.

“Alla fine, quindi, ce l’hanno fatta! Le due farmacie comunali di Lanuvio e Campoleone verranno cedute in gestione a privati per i prossimi 20 anni, con la possibilità, trascorsi 5 anni, che vengano definitivamente vendute”.

“Questa la decisione approvata dalla maggioranza (con il nostro voto contrario). Una ennesima scelta fatta in silenzio, ignorando le nostre sollecitazioni (richiesta di una Commissione, di un Consiglio Comunale aperto, di una Assemblea pubblica) e quelle dei cittadini, con l’arroganza che contraddistingue questa Amministrazione”.

“La Giunta Galieti, che si presentò agli elettori come la giunta dei medici, che in ben tre programmi elettorali parlava di ‘potenziamento delle farmacie’, ha evitato qualsiasi forma di confronto pubblico, ha ignorato i pareri dei professionisti del settore, ha finto che non vi fossero altre strade e proposte alternative, anche da noi pubblicamente presentate, e si è lavata le mani di quello che evidentemente per loro è un problema, ovvero gestire le risorse comunali”.

“Perché è vero, sono anni che si parla del problema delle farmacie comunali e del loro lento decadimento in termini di efficienza del servizio e, di conseguenza, della diminuzione del volume di affari, ma cosa è stato fatto per arginare questa tendenza da chi ormai amministra da quasi dieci anni? Niente, niente e ancora niente”.

“Almeno fino ad oggi, quando hanno unilateralmente stabilito di affidare a privati, per circa 120mila euro l’anno, un patrimonio pubblico che, anche in condizioni di difficoltà e con le accertate inefficienze, forniva alle casse del Comune entrate pari al doppio del suddetto canone annuale (i dati forniti dal Comune evidenziano come nel 2019 le due farmacie abbiano avuto un utile complessivo di circa 252mila euro)”.

“Certo, erano necessari interventi e investimenti per invertire la tendenza al declino delle due farmacie, attraverso un piano di rilancio a breve/medio termine che mettesse in campo azioni mirate a potenziare il personale, le strutture, le fonti di approvvigionamento e i servizi offerti. Ma cosa dovrebbe fare una buona amministrazione, se non amministrare al meglio la cosa pubblica?”.

“Lo abbiamo sempre detto, scritto, denunciato: questa era la strada giusta da seguire, perché le farmacie comunali, oltre all’aspetto commerciale e al risultato economico, hanno anche un valore altamente sociale e la loro funzione, integrata in un contesto socio-sanitario adeguato, assume un’importanza fondamentale per la nostra comunità. Ed è inaccettabile che una Amministrazione agisca contro gli interessi stessi dei propri cittadini”.

Last Updated on 15 Marzo 2021 by

Redazione

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