Il lago “Albano” e quello di Nemi si stanno prosciugando. Continua il webinar per fare luce sul problema

Il lago “Albano” e quello di Nemi si stanno prosciugando. Continua il webinar per fare luce sul problema

Proseguono gli appuntamenti del giovedi con il webinar “SOS Laghi Albano e di Nemi” promosso dal Dott. Ettore Marrone di AIPIN Lazio.

Un tema, quello del lago “Albano” e di Nemi che si stanno prosciugando, allarmante che non può e non deve lasciare indifferenti. Un disastro ambientale che sta procedendo con un ritmo costante, sotto gli occhi di tutti, le cui conseguenze potrebbero portare a scenari disastrosi.

La giornata di ieri ha visto la partecipazione del dott. Andrea Tamburelli, direttore delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo. Una piena adesione quella direttore al progetto fornendo la massima disponibilità. Una condivisione di intenti che segue la linea tracciata da papa Francesco, con l’enciclica “Laudato si”.

Le Ville Pontificie rappresentano uno splendido sito che impreziosisce i Castelli Romani, ma la sua bellezza non prescinde dall’attenzione al tema ambientale.
Culture irrigate in maniera intelligente, asfalto drenante, fontane utilizzate solo durante le visite dei turisti e dotate di sistema di riciclo, pochi ed essenziali i palazzi presenti e un allaccio fognario regolare, sono i punti di forza delle Ville, che recentemente il Santo Padre ha deciso di aprire al pubblico.

Dal direttore anche l’idea di installare delle stazioni idrometriche per rilevare i dati da utilizzare in futuro, per studiare l’evolversi del fenomeno.

Durante l’incontro di ieri , gratuito e aperto a chiunque volesse partecipare, l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Albano Alessandra Zeppieri ha lanciato un concorso riservato agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.
Il concorso “vuole rendere partecipi i giovani” ha detto l’assessoreperché sono il futuro e devono essere complici del cambiamento“. “Inoltre” ha detto la Zeppierii giovani sono un veicolo importante verso le famiglie“.

Coinvolto nel progetto anche l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia con l’intervento del ricercatore Marco Anzidei, che ha illustrato i rilievi effettuati del fondale del lago.
Il fondo del lago craterico, “uno dei più profondi al mondo” ha detto il ricercatore, è stato scandagliato tra il 2005 e il 2006.
Lo studio, finanziato dal Dipartimento della Protezione Civile ha permesso un’analisi multidisciplinare dell’area, che include la batimetria e la topografia ad altissima risoluzione del lago “Albano”.

Inoltre, con l’impiego di un mezzo aereo, sono stati eseguiti dei rilievi laser a scansione dei due specchi lacustri.
Oggi abbiamo, quindi, a disposizione DEM dettagliato del fondo del lago e quello terrestre, quindi la morfologia completa del cratere di Albano.
Una piccola curiosità: dalle scansioni del fondale è emerso chiara la presenza di un relitto di automobile, questo per dare l’idea del livello di sporcizia che si trova oggi sul fondo del lago.

Presentato, poi, nel corso del workshop, da parte della ricercatrice di ENEA Maria Sighicelli, il progetto Bloowater, che mira a produrre risorse informative per l’approvvigionamento idrico pubblico. Il progetto propone soluzioni tecnologiche innovative di tecniche di monitoraggio e trattamento delle acque interessate da fioriture tossiche.
Bloowater mira a migliorare la qualità dell’acqua, con procedure di intervento tempestive, per una gestione più efficace della risorsa idrica.

L’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato che anche le acque del lago “Albano” e quelle di Nemi sono soggette a periodiche fioriture di Planktothrix rubescens, un’alga che può rappresentare gravi conseguenze per la salute umana e la morte degli animali.
L’alto rapporto azoto/fosforo favorisce la fioritura algale, che avviene soprattutto tra l’inverno e la primavera.

Con la nuova campagna, un team del Dipartimento Tecnologie Energetiche dell’ENEA metterà a disposizione un drone, per acquisire immagini georeferenziate.
Le immagini verranno analizzate con l’obiettivo di implementare un sistema di monitoraggio basato sull’integrazione di immagini satellitari.

Il workshop dà appuntamento alla settimana prossima e proseguirà, ha annunciato il dottor Ettore Martone, anche nel 2021. La ricerca della soluzione al problema continuerà, sperando di coinvolgere un numero sempre più ampio di attori.

Intanto, nel prossimo weekend saranno distribuiti dei volantini, sul lungolago Albano, per attirare anche l’attenzione dell’opinione pubblica su una questione che ci coinvolge tutti.

Emanuele Scigliuzzo

Last Updated on 8 Aprile 2021 by

Redazione

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