Genzano, incontro alla scuola Garibaldi con i cronisti locali: Intervista a Luciano Sciurba (Foto)

Genzano, incontro alla scuola Garibaldi  con i cronisti locali: Intervista a Luciano Sciurba (Foto)

Genzano – Si è tenuto ieri mattina un incontro per parlare di come il giornalismo e la cronaca contribuiscano al rispetto della legalità, con gli studenti delle scuole medie e quinte elementari dell’istituto Garibaldi di Genzano, che da molti anni segue e organizza un progetto per il rispetto della legalità con la presenza di magistrati, medici, forze dell’ordine, sindaci, avvocati e altre figure importanti per il mondo giovanile.

Da alcuni anni, come richiesto dalla referente del progetto professoressa Rosy Trombetti, anche i cronisti e i giornalisti del territorio incontrano i ragazzi delle medie ed elementari.

Ieri mattina, come tutti gli anni, è intervenuto il fotoreporter e giornalista Luciano Sciurba, che coordina il progetto sul giornalismo. Il noto e apprezzato professionista del settore, da oltre 20 anni impegnato nella cronaca per il quotidiano Il Messaggero, a livello locale, ha interagito con i ragazzi in videoconferenza.

Erano collegate sette classi medie. Gli studenti hanno partecipato con interesse, ponendo diverse domande sulla cronaca, sulle fake news e su altri argomenti di interesse legati al tema. Domani, venerdì mattina, si replica con altre classi, con la presenza, anche in videoconferenza, della giornalista Daria Contrada, responsabile della comunicazione del Comune di Pomezia ed ex del Comune di Genzano.

Noi di Info Castelli Romani abbiamo intervistato il “cronista di strada”, come lui ama definirsi, Luciano Sciurba.

Domanda: Cosa sono le fake news e come si possono riconoscere?
Risposta: “Fake news viene dall’inglese e significa ‘notizia falsa o fasulla’. Le notizie false e inventate, in effetti, sono sempre esistite, dai tempi biblici e anche prima, come attesta la storia. Ora più che mai, vista la semplicità con cui si aprono siti che pubblicano notizie. Talvolta si tratta di vere e proprie burle di buontemponi, in altri casi, invece, sono minuziosamente studiate a tavolino e hanno lo scopo di agire sull’opinione pubblica. L’argomento delle fake news è portato alla ribalta in questo periodo perché grazie a Internet e ai social network, rispetto a un tempo ora è decisamente più facile far circolare notizie false”. 

D: Perché ci sono persone interessate a diffondere fake news?
R: “Ci sono diverse motivazioni che spingono a diffondere notizie false, ad esempio economiche: titoli fuorvianti su temi scottanti possono indurre le persone a cliccare per leggere il contenuto della notizia e questo semplice clic enera traffico nel sito che ospita la notizia falsa o non corretta. Così il traffico di un sito può essere monetizzato.
Molti clic, infatti, significano molte visualizzazioni: una vera manna per gli sponsor che decidono di investire in pubblicità in quel sito. Oppure le motivazioni possono essere molto più subdole e pericolose, nel senso che diffondere notizie parziali e senza fondamento può pilotare l’opinione pubblica su questioni delicate, per esempio quelle di carattere sociale o politico.
In altri casi, il sistema delle fake news viene utilizzato per perpetrare veri e propri attacchi personali, oppure esse vengono diramate da persone poco serie e inesperte, senza nessuna esperienza o formazione sul campo. Persone che aprono un sito di notizie e diffondono notizie non accurate e senza alcuna garanzia a tutela dei lettori.
Sostanzialmente, senza voler offendere nessuno, ci sono persone che svolgono solo un lavoro di copia-incolla h 24 da altri siti o da social locali e nazionali”.

D: Ci sono state fake news che hanno riguardato il nostro territorio, quello dei Castelli Romani, in passato o più recentemente? Se sì, può farci un esempio?
R: “Sì, spesso vi sono state notizie prive di fondamento sui Castelli Romani, diramate per i motivi che ho elencato prima. Ve ne ricordo diverse: si è parlato del sequestro di un bambino davanti a una scuola, smentito, poi, dalle Forze dell’Ordine e da chi, come me, ha cercato di accertare la notizia prima di pubblicarla. In realtà era solo una lite familiare tra ex coniugi, pubblicata da uno dei due su un gruppo social e ripresa da un sito che pubblica notizie del territorio.
Oppure, lo scorso anno era stata data per morta una delle prime donne contagiate dal Covid-19 ai Castelli Romani, ma non lo era affatto. La notizia, disse chi la pubblicò, gli era stata data da una fonte vicina alla famiglia, che però non vedeva la persona da mesi.
Un altro caso è quello di un operaio vittima di un incidente sul lavoro, dato per morto, che però, fortunatamente, non lo era affetto. Quest’uomo ebbe un incidente grave, ma ora sta bene. Anche questa è una notizia presa da un gruppo social che parlava di un’altra tragedia sul lavoro in un comune dei Castelli Romani.
Potrei raccontarne anche altre riportate in maniera errata e non confermate da fonti autorevoli. In questi casi sono state necessarie delle rettifiche e delle scuse pubbliche da chi aveva diffuso notizie non vere e credo anche, almeno in un caso più grave, che sia stata fatta una denuncia penale a carico del direttore responsabile del sito per divulgazione di notizia falsa e allarmistica”.

D: Come possiamo riconoscere le fake news dalle notizie vere?
R: “Bisogna saper riconoscere le testate serie e autorevoli e scegliere bene quali leggere, evitando quelle che usano foto e titoli macabri, trash, troppo crudi, allarmistici e tendenti allo scoop facile e all’inganno. Sul nostro territorio ce ne sono diversi, di organi di stampa seri e autorevoli, che da molti anni fanno un lavoro serio, autorevole e corretto, sia online che cartaceo. Se si è lettori attenti si riesce a scegliere bene.
Abituiamoci a leggere e seguire queste testate e a tralasciare quelle del tipo sopra descritte, che spesso si sono ritrovate a smentire, rettificare e scusarsi con i lettori per aver pubblicato notizie non vere. Questo fa la differenza. Le notizie sono una cosa seria, vanno date solo una volta accertate bene, anche se costa sforzo e molto impegno.
Peraltro, ci sono anche risvolti legali sulla questione, poiché pubblicare e diffondere a mezzo social contenuti diffamatori è un reato perseguibile ai sensi di legge (articolo 595 del codice penale – diffamazione)”.

D: Del copia-incolla selvaggio, che spesso viene citato come un’abitudine fastidiosa, cosa si sente di dire?
R: “Dico che è una pratica veramente fastidiosa e che, personalmente, mi amareggia molto, anche se ormai mi sono abituato e ne ravviso moltissime, tutti i giorni, di notizie copiate e incollate di sana pianta dal lavoro altrui, fatto su strada tra mille difficoltà. Ho definito questa abitudine come un virus invincibile, ribattezzandolo ‘Copid-19’.
Soprattutto da un anno e mezzo a questa parte, dove le difficoltà e i pericoli sono aumentati, sono aumentati anche i casi di copia-incolla selvaggio. Ma comunque teniamo la situazione sotto controllo, monitoriamo questo fenomeno e lo segnaliamo, con un gruppo di altri colleghi che ogni giorno è impegnato h24 sul territorio con la cronaca”.

D: Un’ultima domanda, Luciano: un giornalista autorevole e corretto, di cui ci si possa fidare, che caratteristiche deve avere?
R: “Deve stare tra le gente e sul posto: non si può fare questo lavoro da una comoda poltrona, seduto e attaccato alla tastiera del computer e ai social. E poi un giornalista dev’essere una persona onesta, corretta, rispettosa degli altri, di buon senso e che si fa guidare sempre dalla sapienza, dal discernimento e dall’umiltà, qualità indispensabili per fare bene questo lavoro, che può dare tante soddisfazioni, ma anche tante umiliazioni, aggressioni, minacce e difficoltà. E prima di dare una notizia e pubblicare una foto, bisogna avere autocontrollo, senza la corsa a voler arrivare primi, allo scoop forzato, alle tante visualizzazioni, al credere a ogni post che si vede sui social.
Ripeto sempre a me stesso e ai miei colleghi della squadra fantastica con cui lavoro da molti anni: ‘Le notizie sono una cosa seria: se non sono confermate e sicure al 100%, meglio non darle’.
Dunque, è molto importante non lasciarsi ingannare. Nel momento in cui ci imbattiamo in una notizia che ha del sensazionale o che vorrebbe solleticare la nostra indignazione, è bene approfondire. Accertiamo sempre che il sito sul quale leggiamo la notizia sia accreditato, che non abbia dato in passato notizie false e non corrette e affidiamoci a qualche ricerca personale per approfondire e trovare riscontri”.

Last Updated on 20 Maggio 2021 by

Redazione 2

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