Covid, “Non siamo i nuovi untori”: da Roma protesta dei ristoratori per il NO alla stretta di Natale

Covid, “Non siamo i nuovi untori”: da Roma protesta dei ristoratori per il NO alla stretta di Natale

I ristoratori non sono i nuovi untori, da Roma scoppierà la protesta. No a una nuova stretta per l’Italia durante le festività: a risentirne saranno solo i ristoratori, per i quali sono previsti obbligo di chiusura e coprifuoco anticipato.

Le contromisure per affrontare gli assembramenti in vista delle Feste non risparmieranno nessuno: contro quelli che il Commissario Arcuri ha definito “insopportabili assembramenti” nelle vie per lo shopping, ma anche contro i 20mila contagi e i 500 morti al giorno, sono previsti una serie di interventi mirati per Natale e Capodanno.

La faccia della medaglia saranno, però, quei ristoratori che, già esausti, vedranno trasformarsi l’unica occasione dopo mesi di poter rientrare delle spese almeno per il pranzo in polvere. 

A rispondere alle nuove misure nei confronti di bar e ristoranti sono in molti, tra cui “Checco dello Scapicollo”, storico ristorante romano.

Siamo messi alle strette” scrive in una nota il direttore Francesco Testa. “Ci hanno vietato i licenziamenti per non pagare le disoccupazioni e abbiamo anticipato le casse integrazioni, che probabilmente verranno recuperate dagli F24 del 2021/2022“.

Abbiamo sanificato, adeguato i locali e mandato via i clienti per paura dei distanziamenti. L’assurdità è che si vedono centri commerciali e strade strapiene di persone per lo shopping…“.

Last Updated on 8 Aprile 2021 by

Redazione

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