Carceri strapiene, la protesta della FP CGIL arriva anche a Velletri

Carceri strapiene, la protesta della FP CGIL arriva anche a Velletri

Si è svolta questa mattina la protesta della FP CGIL Penitenziaria Roma e Lazio davanti alle carceri della Regione, con un breve sit-in con striscioni e bandiere.

La situazione, infatti, è esplosiva: le carceri sono tutte strapiene, al punto che molti detenuti devono essere trasferiti in strutture fuori Regione nel centro Italia, ad esempio a Vasto (CH) e a Santa Maria Capua Vetere (CE). Trasferimenti che costringono, anche dai Castelli Romani e dalla zona del litorale (in particolare Anzio e Nettuno), Carabinieri e Polizia a viaggi estenuanti, a volte anche di intere giornate.

Il carcere di Velletri, in particolare, è pieno: ci sono due reparti Covid con pochissimi poliziotti penitenziari che chiedono un aumento del personale sia della Polizia Penitenziaria che del Personale Sanitario.

Da quando è iniziata la pandemia, solo Velletri nel Lazio ha 52 posti in due sezioni del carcere, dove tutti i detenuti di Roma e provincia che vengono arrestati devono stare in quarantena circa 15 giorni. Da questo dipende il via-vai e il continuo riempimento del carcere.

A fronte di circa 225 tra agenti, ufficiali e sottoufficiali di Polizia Penitenziaria che dovrebbero esserci, infatti, al carcere di Velletri, nel quale ci sono circa 450 detenuti, il personale conta 170 elementi. Mancano, quindi, più di 50 unità.

Tale situazione di scarsità di organico crea turni molto faticosi e massacranti agli elementi del personale, i quali, oltretutto, non riescono nemmeno a fare le ferie, i recuperi e i congedi che spettano loro di diritto: molti di loro hanno ancora 150-200 giorni di ferie e di congedo non sfruttati.

Last Updated on 1 Aprile 2021 by

Redazione

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