Albano, Salute Ambiente organizza un sit-in in occasione del trentennale della morte di Borsellino

Albano, Salute Ambiente organizza un sit-in in occasione del trentennale della morte di Borsellino

Albano – L’Associazione Salute Ambiente Albano Cancelleria ha organizzato un sit-in martedì 19 luglio presso la sede del Consiglio di Stato in occasione del trentennale della morte di Borsellino, “dal momento che continuano ad essere ignorate le interdittive antimafia che pendono sulle società che gestiscono i rifiuti ad Albano e addirittura è stata riaperta la discarica e si vuole costruire un inceneritore” scrive l’associazione in un comunicato.

“Il 13 luglio il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha riaperto la discarica di Albano. Il VII invaso sarà gestito fino al suo completo riempimento (atteso entro novembre) da due Commissari prefettizi visto che il 12 luglio (quindi il giorno prima della riapertura) il Prefetto di Latina ha emesso una interdittiva antimafia nei confronti della Ecoambiente, società che nel 2020 ha subaffittato una parte dell’immondezzaio che include anche il VII invaso dalla Pontina Ambiente (società del Gruppo Cerroni), che è e resta l’unica e sola proprietaria dell’intero sito industriale” si legge nel comunicato. Così Gualtieri raggiunge due scopi in un colpo solo. Primo: ripulire la città eterna a spese di Albano e dei Castelli Romani. Secondo: togliere dall’impaccio l’Ufficio Rifiuti Lazio che tra il 2019 e il 2020 (senza compiere alcuna verifica in tema di antimafia!) ha spacchettato in due, prolungato di 5 anni e volturato a favore di due società di comodo (Ecoambiente e Colle Verde) una autorizzazione alla gestione della discarica (l’A.I.A. B-3695 del 13 agosto 2009) rilasciata solo ed esclusivamente a favore della sola società Pontina Ambiente, nonostante su di essa gravino tre interdittive antimafia confermate dai vari gradi di giudizio.”

“L’Ufficio Rifiuti Lazio (prima guidato da Flaminia Tosini ed ora da Vito Consoli) non ha mai voluto
annullare/sospendere in autotutela queste due volture, nonostante i nostri ripetuti solleciti, quindi restano valide ed efficaci. Una delle due società subaffittuarie di Manlio Cerroni, la Ecoambiente, è stata commissariata ed è ora fuorigioco” continua l’Associazione.

“Ma l’altra e seconda subaffittuaria, ossia la Colle Verde, continua però ad avere in mano un contratto di sub-affitto valido ed efficace. Restano quindi intatti anche gli interessi che gravitano attorno a questo contratto (la voltura n. G-14894 del 31 ottobre 2019). Non è un mistero che la Colle Verde, guidata dall’amministratore Cristiano Cesaro, pretenda con fare aggressivo di costruire un maxi biogas da 80mila tonnellate annue (il 350% in più di quanto necessario all’intero bacino dei Castelli Romani) al posto del TMB andato in fiamme in circostanze mai chiarite nel 2016.”

“Nell’area subaffittata da Manlio Cerroni alla Colle Verde resta inoltre anche lo spazio per costruire un nuovo invaso in cui infilare le ceneri dell’enorme inceneritore che Gualtieri vuole costruire a soli 700 metri in linea d’aria dalla discarica di Albano, alla rotatoria di Cancelliera” si legge ancora nel comunicato. “Tutti questi giochi di potere hanno luogo anche in barba a due ricorsi al Tar del Lazio, uno dei cittadini ed uno del comune di Albano, rimasti a fare la muffa nei cassetti del Tribunale Amministrativo da quasi 3 anni, mentre i ricorsi di Manlio Cerroni al Consiglio di Stato procedono spediti alla velocità della luce.”

“Il 19 luglio, giorno in cui ricorrono i 30 anni dalla strage di via D’Amelio e dall’assassinio del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta, saremo in sit in sotto al Consiglio di Stato, l’appuntamento è alle 09.30 in punto a Roma, in piazza Cairoli. L’iniziativa sarà assolutamente pacifica e solo simbolica ed è già stata autorizzata dalla Questura di Roma” conclude così l’Associazione.

Redazione

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