SVERSAMENTI SULL’APPIA ANTICA, TROVATA L’ORIGINE DEL PROBLEMA

SVERSAMENTI SULL’APPIA ANTICA, TROVATA L’ORIGINE DEL PROBLEMA

Da diversi anni, lungo il tratto demaniale della Via Appia Antica, nel Comune di Ciampino, compreso tra via Capanne di Marino e il fosso del Cipollaro, ad ogni pioggia importante, si crea un allegamento che rende impraticabile il percorso.

Nel corso degli anni, si legge in una nota del Circolo Legambiente Appia Sud il Riccio APS, insieme al Parco Regionale Appia Antica, siamo riusciti solo ad individuare l’ampia l’area di origine di queste inondazioni in un terreno, abbandonato e ricoperto di vegetazione infestante, a cavallo tra la Via Appia Antica e la Via Appia Nuova.

Da circa un anno, quel terreno è stato acquistato e destinato a un’attività di orti sociali, dopo che il proprietario ha provveduto alla bonifica. Proprio questa bonifica, si legge nella nota del Circolo di Legambiente, ha messo definitivamente in luce il punto di origine dell’acqua che inonda la Via Appia Antica. Si tratta di un fossetto di terra a cielo aperto nel quale converge un grosso tubo di scarico, a lato della via Appia Nuova, tra la strada e il guard rail.

In quindici anni di attività il nostro Circolo, ha sempre svolto un’attività di controllo e segnalazione di abusi, problemi ambientali e di sicurezza nel territorio dei Castelli Romani e nel Parco Appia Antica, nell’area extraurbana dei Comuni di Marino e Ciampino dichiara Nicola Passaretti, presidente del Circolo Legambiente Appia Sud il Riccio che poi prosegue, la vicenda ha già visto una diffida, nel 2019, del Parco Regionale Appia Antica al Comune di Ciampino e all’Anas. Inoltre, la questione è stata oggetto di un’interrogazione in consiglio comunale di Ciampino e di una querela contro ignoti da parte del proprietario del terreno.
Il 3 maggio è abbiamo inviato un sollecito a monitorare la situazione, verso le aziende e le amministrazioni coinvolte. Chiediamo che vengano presi provvedimenti per la risoluzione definitiva del problema perché a ogni grande pioggia, la sicurezza e la fruibilità del tracciato della Via Appia Antica che resta impraticabile per giorni, sono messi in discussione.

Abbiamo raggiunto telefonicamente anche Sandro Maddaloni, proprietario del terreno destinato alla coltivazione di orti sociali: il tratto della Via Appia Antica tra Via Capanne di Marino e Santa Maria delle Mole è soggetto a continui allagamenti perché, al km 17,500 della Via Appia Nuova, una condotta di scarico delle acque pluviali della zona industriale, si interrompe e fa defluire, illegalmente, le acque. Il deflusso inonda prima il terreno che ho acquistato anno fa e successivamente sull’Appia Antica. Tra l’altro le continue inondazioni, trasportando fanghiglia, stanno nuovamente seppellendo l’antica pavimentazione, ripulita da poco a spese dei contribuenti. Inoltre, l’acqua spinge sull’antica macera mettendola a rischio crollo. Tengo a precisare che oltre il danno ambientale, questo sversamento procura anche un danno economico alla mia attività, il Parco dei Corbezzolo, perché parte del terreno è resa inutilizzabile. In quel tratto potrei ricavare circa altri quaranta orti.

Il Circolo Legambiente Appia Sud il Riccio APS, continua a rappresentare alle autorità competenti, tutte le problematiche riscontrate sul territorio di competenza affinché, si possa poi proseguire in un percorso di piena fruibilità della zona, e di valorizzazione turistica.

Emanuele Scigiuzzo

Last Updated on 26 Marzo 2021 by

Redazione 2

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