Pomezia, l’analisi del sindaco Adriano Zuccalà sul voto

Pomezia, l’analisi del sindaco Adriano Zuccalà sul voto

Pomezia – E’ di poco fa il post su Facebook che commenta le elezioni appena terminate da parte di Adriano Zuccalà, grillino ed ex sindaco di Pomezia che, prima della sfiducia, ha governato sul comune. Nelle scorse settimane la fondazione del gruppo “Pomezia Attiva” da parte di quattro consiglieri di maggioranza aveva fatto presagire di venti non fortunati per l’amministrazione. Infatti, il 31 agosto, i consiglieri in questione presentarono le dimissioni e fatto crollare la maggioranza.

“Queste elezioni hanno indubbiamente incoronato il partito di Fratelli D’Italia (o meglio Giorgia Meloni) come la forza politica che ha trascinato il centrodestra e ha saputo capitalizzare il lungo periodo di opposizione.

Un partito fortemente verticistico, che forse fa anche riflettere su cosa cercano gli italiani.

Il Movimento 5 Stelle ha ottenuto un ottimo risultato, considerando le difficoltà recentissime di scissioni e litigi. Una grande rimonta contro ogni pronostico, evidentemente perché i cittadini hanno riconosciuto la forza delle nostre proposte. Potremo crescere se il risultato non verrà preso come un punto di arrivo, ma come un momento di profonda riflessione.

In rimonta, a mio avviso incredibile, anche Forza Italia. Non comprenderò mai come un partito con questi pregressi possa ancora prendere voti.

GRAFICHE SETTEMBRE 2022

Il primo degli sconfitti è sicuramente Letta e il Partito Democratico. Da Leader le ha sbagliate tutte: strategia di coalizione pre-elezioni, campagna elettorale, temi, incongruenze. Una campagna basata sulla lotta alla destra, un partito che continua a dire A e fare B, soprattutto in tema ambientale. Si attendono le dimissioni dei vertici.

Altro sconfitto è Salvini, la sua Lega è in caduta libera, salvata da FDI nei collegi uninominali. Tuttavia, ha semplicemente perso l’appeal nei confronti delle persone a favore della Meloni, anche perché temi di proposta non ne ha mai avuti. Lasciare ora il comando risparmierebbe al “Capitano” imbarazzi futuri.

A dimostrare che quando ti senti statista fai le figure peggiori della storia, ci sono i nostri ex Paragone e Di Maio, Renzi, Calenda, ecc. che non commento.

𝗡𝗼𝗻 𝘃𝗼𝗿𝗿𝗲𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗼𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗲𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗹’𝗮𝗻𝗮𝗹𝗶𝘀𝗶 𝗹𝗼𝗰𝗮𝗹𝗲, 𝗺𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶:

Anche qui, ovviamente, Fratelli d’Italia ha spopolato, nonostante abbia raggiunto il risultato più basso del litorale a sud di Roma, ha portato per mano il centrodestra. Il resto della coalizione è in linea con il nazionale, tranne la Lega che sta sotto di 3 punti rispetto alla media nazionale, probabilmente per la scarsa capacità politica dei rappresentanti locali che non sanno che pesci prendere.

Il PD si conferma una forza residuale rispetto al M5S e al centrodestra. Risultato inferiore di misura alla media nazionale, frutto sicuramente dell’inconsistenza del partito a livello locale, che denota anche una mancanza di consapevolezza della propria realtà. Si voleva porre come forza politica accentratrice delle forze progressiste e la coalizione non ha raggiunto nemmeno il M5S. Hanno fatto cadere il governo della città raccattando i 4 fuoriusciti del M5S e condannando Pomezia al commissariamento, storia simile a quanto successo con Di Maio al Nazionale. Probabilmente anche la volontà di piazzarci un inceneritore in città ha fatto la sua parte.

Come Movimento 5 Stelle, nonostante le difficoltà di queste settimane con cui hanno provato ad affossarci, abbiamo ottenuto un risultato che non fatico a definire ottimo, il migliore nel litorale sud di Roma. Sopra la media nazionale di 7 punti, testimonianza che quando si lavora bene nei territori si possono creare basi solide per una forza politica credibile.

Dobbiamo ripartire da esempi come Pomezia per poter crescere a livello nazionale. Analizziamo gli aspetti che ci hanno portato alla rimonta e quelli che ci hanno obbligato a doverla fare. Sarà essenziale non ripetere gli errori del passato e creare finalmente una struttura che possa supportare la creazione e le attività dei gruppi politici locali. Avvicinare i giovani come vera forza ambientalista, continuare a combattere come unica forza a supporto delle categorie più in difficoltà e unici a poter garantire una vera spinta riformista e progressista per il nostro paese”.

Così conclude l’analisi Adriano Zuccalà.

Last Updated on 26 Settembre 2022 by AutoreL

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