Partita l’operazione “Fuori Tutto” per tutelare gli animali migratori nel territorio dei Castelli Romani

Partita l’operazione “Fuori Tutto” per tutelare gli animali migratori nel territorio dei Castelli Romani

Castelli Romani – Partita l’operazione “Fuori tutto” con la prima azione delle Guardie Zoofile prefettizie dell’Accademia Kronos dei Castelli Romani e di altre sezioni di Roma, su mandato della Procura della Repubblica di Velletri, hanno operato lo smontaggio e il sequestro di un’altana di più di 15 metri realizzata abusivamente nel bosco e utilizzata presumibilmente dai bracconieri per cacciare specie protette di uccelli.

“È importante intervenire in questo momento per cercare di salvare l’imminente stagione migratoria – ha detto il Comandante Conidi, dell’ “Accademia Kronos” -. Voglio ringraziare il Procuratore per la solerte disponibilità. Il nostro obiettivo è ostacolare l’attività di bracconaggio e a tal fine effettueremo attività di perlustrazione del territorio anche di concerto con i Guardiaparco del Parco dei Castelli Romani, per individuare non solo le altane realizzate dai bracconieri, ma anche tane, trappole e reti per i cinghiali”. Tutto il materiale sarà posto sotto sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’appello a segnalare queste strutture è ricolto anche agli escursionisti, fornendo foto e posizione esatta GPS a: [email protected]
Ci sono luoghi e habitat importanti per la biodiversità del mediterraneo o addirittura per l’intero pianeta, sono i luoghi di riproduzione o di passaggio dell’avifauna migratoria. L’Italia ospita diverse rotte migratorie, rotte che la attraversano, partendo dall’Africa e arrivando in nord Europa e viceversa. Ogni anno da milioni di anni, centinaia di milioni di uccelli attraversano il mediterraneo, percorrendo determinate rotte di migrazione, trasportano con loro la vita, la biomassa che attraversa i continenti, utile per sostenere la vita vegetale e quindi interi ecosistemi. Ogni specie attraversa il mediterraneo in un’epoca specifica e su una rotta determinata. Alcune di queste rotte attraversano il Lazio e alcune aree fungono da zone di pausa in questo lungo viaggio che può durare mesi. In questi habitat trovano cibo, rifugio, acqua. Le rotte vanno da uno di questi habitat all’altro, molte di queste sono zone umide.

I Castelli Romani sono uno dei luoghi importanti per l’avifauna migratoria, sia per la presenza di diverse zone umide: i laghi (Albano, di Nemi, Giulianello), il pantano della Doganella, sia per la presenza di un versante montano esposto a sud, quello dell’Artemisio, che funge da trampolino per arrivare con poca energia nel centro dell’Italia. Sono molte le osservazioni naturalistiche di diverse specie di uccelli che sopra l’Artemisio fanno numerosi giri per prendere quota grazie alle colonne di aria calde che si producono sul versante a sud. Non solo i grandi volatori come aquile, cicogne, aironi, ma anche i piccoli passeriformi sfruttano questa particolare caratteristica del territorio.

Purtroppo a conoscere la posizione delle rotte ci sono anche i bracconieri, che si appostano spesso su punti panoramici e cime, oppure su torrette innalzate nei boschi, mimetiche e che permettono una visione dei migratori in volo. Ogni anno 25 milioni di uccelli nel bacino del Mediterraneo vengono uccisi dai bracconieri, la maggior parte sono uccelli migratori, molti di questi sono specie rare e a rischio estinzione. Quindi è particolarmente importante tutelare le rotte migratorie e i luoghi naturali che sono attraversati. Purtroppo ancora oggi 39 specie di uccelli possono essere legalmente uccise, ma più di 200 specie sono già state registrate tra le vittime dei bracconieri con fucile.

Non parliamo solo di uccisione di uccelli a scopo alimentare, anzi le principali uccisioni sono per alimentare il commercio di uccelli tassidermizzati (impagliati) venduti a caro prezzo e sempre appartenenti a specie rare o protette. Quindi non parliamo di un bracconaggio locale per qualche tradizione culinaria, ma di una rete per l’uccisione di specie rare e la loro vendita sul mercato a volte anche internazionale. Sono uccise aquile, poiane, aironi, cicogne, picchi, … e non sempre sono recuperate, infatti nelle vicinanze delle torrette da bracconaggio o altane si trovano spesso esemplari morti o feriti. Una delle zone dove si trovano spesso questi uccelli sono i pratoni del Vivaro vista la presenza, dentro al parco e fuori delle altane.

Gli uccelli rappresentano una componente importante della biodiversità globale. Grazie all’interesse che essi suscitano per i loro comportamenti, colori, forme e canti, gli uccelli sono il gruppo di organismi meglio noto a livello globale e quello per il quale sono disponibili le serie temporali di dati in assoluto più estese. Nell’ambito del mondo ornitologico gli uccelli migratori, con i loro lunghissimi spostamenti, rappresentano una componente della biodiversità particolarmente complessa da proteggere, stante la necessità di un approccio internazionale e, spesso, intercontinentale, alle normative necessarie alla loro conservazione.

Nell’ambito del sistema di migrazione l’Italia riveste un ruolo di primaria importanza quale area di transito, sosta e svernamento per enormi numeri di uccelli che si muovo attraverso il Mediterraneo. La conoscenza dei movimenti di migrazione degli uccelli in Italia e la protezione delle rotte e dei luoghi di riposo è requisito essenziale per definire politiche di gestione e conservazione efficaci basate su solidi presupposti scientifici.

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Last Updated on 8 Agosto 2023 by Autore P

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