Omicidio Desireè, la sentenza: quattro pesanti condanne, tra cui due ergastoli

Omicidio Desireè, la sentenza: quattro pesanti condanne, tra cui due ergastoli

Condannati gli assassini di Desireè Mariottini, la 16enne cisternina il cui omicidio è avvenuto il 19 ottobre 2018 a Roma, nel quartiere San Lorenzo.

giugno

Mamadou Gara e Yussef Salia sono stati condannati al carcere a vita; Alinno China ha ricevuto una condanna a 27 anni di carcere e 24 anni e sei mesi a Brian Minthe. Per quest’ultimo la Corte d’Assise aveva disposto la scarcerazione per l’accusa di droga, ma resterà in carcere per l’accusa di omicidio della giovane. Le accuse vanno dall’omicidio volontario alla violenza sessuale aggravata, allo spaccio di stupefacenti.

“Mi attendevo quattro ergastoli, non sono soddisfatta di questa sentenza soprattutto perché uno degli imputati torna libero e questo non doveva succedere”. Questa è la dichiarazione di Barbara Mariottini, madre di Desireè, dopo la sentenza sull’omicidio.

Secondo il GIP che ha disposto la carcerazione per i quattro imputati, il gruppo ha agito “con pervicacia, crudeltà e disinvoltura” senza “alcuna remora”. Nel provvedimento sono citate anche alcune testimonianze.

“Meglio che muore lei che noi in galera”, hanno detto tre dei quattro accusati, secondo i testimoni. I membri del branco inoltre “impedirono di chiamare i soccorsi per aiutare” Desireè. Gli esami disposti dalla Procura hanno confermato che sotto le unghie e sugli abiti di Desireè sono state trovate tracce di DNA dei quattro assassini.

Fonte: ANSA

Last Updated on 20 Giugno 2021 by

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Redazione 2

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