Naufragio Crotone, familiari contro trasferimento salme a Bologna – Video

(Adnkronos) – "Fino ad ora solo bugie, noi chiediamo di rimpatriare i nostri cari in Afghanistan. Invece finora ci hanno solo fatto false promesse". I parenti delle vittime afghane del naufragio di Crotone dicono no al piano di trasferimento della Prefettura per portare oggi le bare al cimitero islamico di Bologna. Il trasferimento, come apprende l’Adnkronos, è stato poi momentaneamente bloccato. "Ci sentiamo presi in giro- dice Aladdin, ragazzo afgano che ha perso la zia e tre cuginetti- oggi ci hanno annunciato che porteranno i nostri familiari a Bologna/ ma non è giusto. Non vogliamo". Un altro parente, Alissa Shiri, che ha perso un cugino anxora disperso, dice: "Il presidente Mattarella è venuto fin qui per prometterci di occuparsi personalmente del rimpatrio, invece oggi ci dicono che li piegano a a Bologna". "Noi stiamo cercando di avere comprensione- dice Alissa- Da dodici giorni le bare sono qui, come mai non si riesce a organizzare un volo. Il presidente Mattarella ce lo aveva promesso. Vogliamo che siano portati in Afghanistan come ci hanno promesso". "Lo Stato – dice – Non ha i soldi per pagare il trasferimento però poi ha i soldi da mandare in Afghanistan". 
VIMINALE: "SOLUZIONE PROVVISORIA" – I trasferimenti delle salme delle vittime del naufragio di Cutro ''sono soluzioni provvisorie e non definitive'' prese ''per dare immediata dignità alle salme'' anche in considerazione del fatto che non è semplice ''procedere nell'immediato al rimpatrio in Afghanistan''. E' quanto si apprende da fonti del Viminale. ''In ogni caso – fanno sapere le stesse fonti – si procederà sulla base delle richieste di ogni nucleo familiare con la soluzione definitiva. Qualora sia richiesto il rimpatrio della salma, lo Stato italiano si farà carico di tutti gli oneri''. —[email protected] (Web Info)

Last Updated on 8 Marzo 2023 by Redazione

Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Tutti i diritti riservati