EMDR, la psicoterapia guarda negli occhi il trauma

EMDR, la psicoterapia guarda negli occhi il trauma

La psicoterapia, come l’albero, ha diversi rami e metodologie per affrontare i problemi che i traumi personali causano. Uno di questi, probabilmente tra i più innovativi e recenti, è il metodo EMDR – Eye Movement Desensitization and Reprocessing – letteralmente desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari.

Nata negli anni ‘80 in America e approdata in Italia negli anni ‘90, la terapia EMDR è stata riconosciuta e raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2013 quale trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati.

Il trattamento EMDR – ci dice la dottoressa Alessandra Pace, psicoterapeuta del Centro L’Albero della Vita – è una forma di terapia specifica ed efficace per i disturbi correlati al trauma, un evento nel quale è stata minacciata l’integrità fisica del paziente o di persone a lui vicine, di cui esempi di grande attualità sono le ospedalizzazioni o i lutti legati al Covid, o la sua identità, come per chi subisce atti di bullismo. Questo approccio è efficace non solo verso sintomatologie come quelle da stress post traumatico, ma anche verso lo stato di ansia o depressione che ne può derivare e in genere verso tutte le esperienze emotivamente stressanti.

Il trattamento EMDR è funzionale a risolvere anche sintomatologie e disagio emotivo che insorgono a distanza di anni dal trauma e trova ampia applicazione nei disturbi d’ansia e nelle fobie, nella depressione, nei disturbi psicosomatici, nei disturbi del comportamento alimentare, nelle dipendenze e nel trattamento del dolore cronico.

Una delle caratteristiche di questo trattamento è la rapidità di azione – prosegue la dottoressa Pace che ci rivela come – alcuni studi abbiano evidenziato che già dopo poche sedute con il metodo EMDR, si può elaborare un ricordo traumatico. Dove possibile, l’intervento precoce riesce a facilitare il compito dello psicoterapeuta.

Proprio per questo, gli operatori EMDR sono chiamati a intervenire a titolo gratuito direttamente sul posto dove si verificano ad esempio, catastrofi naturali come terremoti, sia a favore delle persone che hanno subito l’evento ma anche dei soccorritori che si trovano a dover fronteggiare situazioni difficili.

Questo tipo di terapia – ci dice la dottoressa Pace – ha il vantaggio di rivolgersi sia a persone adulte che bambini. L’EMDR è risolutivo anche per traumi importanti come abusi o lutti. Per questo noi psicoterapeuti dell’età evolutiva siamo chiamati in causa sempre più spesso dai tribunali per i minori.

Dottoressa Pace, ci può spiegare cosa è il trauma e cosa significa rielaborarlo?
Il trauma è come un “corto circuito psichico” che vive la persona. Nel 70% dei casi circa, si supera in modo spontaneo, con il supporto emotivo e la vicinanza degli affetti. Ognuno di noi ha delle enormi risorse per affrontare anche le situazioni più difficili. Tuttavia, a volte l’evento è talmente importante che resta “cristallizzato” in una specifica rete neurale impedendo la naturale elaborazione adattiva dell’informazione e questo rende quell’episodio un’importante ferita aperta per chi l’ha vissuto. La rielaborazione terapeutica consiste nel tornare in contatto con quell’evento per superarlo attraverso un lavoro di desensibilizzazione ed elaborazione dei pensieri e delle emozioni ad esso correlati, che segue un protocollo specifico di domande e movimento oculari. Gli stessi movimenti che durante il sonno REM accompagnano il sogno. Ad accompagnare questo processo uno psicoterapeuta opportunamente formato (esistono dei training di formazione specifici e l’Associazione EMDR Italia alla quale i professionisti sono iscritti, fondata nel 1999, è riconosciuta dal Ministero della Salute nell’elenco delle Società Scientifiche).

Quali sono le fasi di questa terapia?
La prima è sicuramente quella dell’individuazione del trauma per poi passare alla fase di elaborazione. Molti pazienti una volta iniziata la terapia aumentano il contatto con i loro ricordi, non solo quello specifico che li ha portati a iniziare il percorso e li vivono più serenamente. Il protocollo EMDR che ha dei passaggi ben precisi, aiuta i pazienti a vedere quei ricordi distanti e sentire le emozioni spiacevoli cambiare e perdere di intensità. Si lavora quindi sul presente e sul passato, ma anche su come affrontare il futuro.
La medicina fa ricorso a macchinari sempre più tecnologici per curare le persone. La terapia EMDR – Eye Movement Desensitization and Reprocessing – fa ricorso invece a quel miracolo meraviglioso che è la natura e attraverso movimenti naturali, accelera i processi di guarigione della psiche. Per ritrovare la serenità oggi abbiamo un’arma in più.

Last Updated on 26 Aprile 2021 by Redazione 2

Redazione 2

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Tutti i diritti riservati