Ariccia, il nuovo parroco della chiesa centrale don Antonio Salimbeni scrive ai suoi nuovi parrocchiani

Ariccia, il nuovo parroco della chiesa centrale don Antonio Salimbeni scrive ai suoi nuovi parrocchiani

Ariccia – Carissimi fratelli e sorelle della Parrocchia di Santa Maria Assunta in Cielo.
Permettetemi di rivolgervi un saluto affettuoso nella fraternità in Gesù Cristo, nostro Salvatore e Capo della Chiesa.
Nel farlo, rivolgo un pensiero di grande gratitudine e di filiale devozione al nostro Vescovo, Monsignor Vincenzo Viva, che mi ha dimostrato la sua fiducia e ha voluto affidarmi la guida di questa porzione del gregge dei figli di Dio, nel sostegno e nella comprensione paterna e pastorale.
Ringrazio vivamente anche Don Gianni, per il servizio di guida svolto per la vostra comunità e che mi ha sempre dimostrato, come vicario territoriale e fratello nel sacerdozio, amicizia, stima e ascolto attento ed accorato.
Carissimi, vengo come vostro nuovo pastore nell’umiltà e con un cuore aperto all’ascolto di tutti; come cristiani siamo innanzitutto bisognosi, addirittura assetati, di relazione; relazione con Dio, Creatore e Padre misericordioso, e con i fratelli, Suoi figli come noi, nella comunione in Gesù, Verbo incarnato che porta la salvezza. La Chiesa, fondata su Cristo, Via, Verità e Vita è relazione di amore, quello stesso amore che ha portato proprio Lui a morire in croce per noi e a risorgere per donarci la vita eterna. Ecco perché esprimo già da ora il desiderio che, sulle strade del mondo, la nostra comunità cammini insieme, nell’unità e nell’armonia dell’amore donato gli uni agli altri, nello stile sinodale che Papa Francesco, e il Vescovo, ci invitano a fare nostro.
Saluto cordialmente il Sindaco e l’Amministrazione comunale, le altre autorità civili e le autorità militari, le istituzioni educative, le realtà associative, tutti coloro che si spendono per il bene comune e la costruzione di una società più giusta alla luce del Vangelo, i fratelli delle altre confessioni religiose, con cui intendo portare avanti un dialogo profondo e fruttuoso, tutti coloro che sono emarginati, soffrono per l’abbandono, la solitudine, la malattia, la mancanza di prospettive, di lavoro, di sostegno sociale e di futuro. La Chiesa di Cristo è la casa di tutti, senza distinzioni e le sue porte saranno sempre aperte, così come la mia mente e il mio cuore verso ciascuno di voi.
Nell’attesa di poterci incontrare per iniziare insieme il nostro pellegrinaggio, vi porto tutti con me nella preghiera e di cuore vi benedico

Il vostro parroco

Don Antonio Salimbeni

Last Updated on 16 Giugno 2023 by Redazione 2

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