Ariccia, il Festival dell’Archeologia si conferma un importante appuntamento per la cultura dei Castelli Romani

Ariccia, il Festival dell’Archeologia si conferma un importante appuntamento per la cultura dei Castelli Romani

Il Festival dell’Archeologia ha registrato un boom di presenze

Ariccia – Sabato 30 e domenica 1 ottobre si è svolta ad Ariccia, nell’ambito del progetto “Ariccia da amare” 2023 finanziato con il contributo della Regione Lazio, la seconda edizione del Festival dell’Archeologia storia arte e tradizioni ai Colli Albani.

L’evento ha registrato una grande partecipazione di pubblico sia durante il convegno del 30 settembre, che si è tenuto a Palazzo Chigi, che negli altri appuntamenti di domenica 1 ottobre. Il Festival, ideato lo scorso anno dall’archeologa Maria Cristina Vincenti, è stato organizzato dall’associazione Archeoclub Aricino-Nemorense Aps che ha come partner anche quest’anno i Sotterranei di Roma ed è patrocinato dalla Città di Ariccia, dalla Città Metropolitana di Roma, Italia Nostra, dal Consorzio Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani (SCR) e dal Parco dei Castelli Romani.

Ha aperto i lavori il Sindaco di Ariccia Gianluca Staccoli, insieme al conservatore di Palazzo Chigi Francesco Petrucci e alla Consigliera Irene Falcone. Ospite d’onore la prof.ssa Annalisa Cipriani, Italia Nostra Sezione di Roma e membro della Commissione Scientifica candidatura Appia Unesco, che ha ricevuto una targa al merito “per il suo pluriennale impegno nella valorizzazione della via Appia Antica”. Per Italia Nostra è inoltre intervenuto il Consigliere Nazionale e presidente Sez. Castelli Romani Enrico del Vescovo.

Al termine degli interventi che si sono susseguiti nella mattinata, si è aperto un dibattito tra il pubblico presente, i giornalisti, i relatori, Annalisa Cipriani e il Sindaco di Ariccia, dibattito che ha posto l’accento sulla valorizzazione del grande patrimonio culturale dei Castelli Romani volta ad attirare un turismo di qualità attraverso la creazione di un tavolo di coordinamento tra amministratori, associazioni di settore e ricercatori. Grandi opportunità la candidatura dell’Appia Antica a Patrimonio dell’Unesco e il prossimo Giubileo.

È emersa anche la problematica della realizzazione dell’inceneritore nell’area di S. Palomba che ha animato il dibattito durante tutto il Festival. La Rete Tutela Roma Sud ha invitato a riguardo a sottoscrivere una lettera indirizzata al Santo Padre per scongiurare la realizzazione di un progetto che svalorizzerebbe l’eccellenza dei Castelli Romani. Hanno partecipato all’evento numerose associazioni tra cui Archeoclub Aricino Nemorense aps; Sotterranei di Roma; Italia Nostra sezioni di Roma, Marino e Castelli Romani; Gruppo Archeologico Colli Albani Bruno Martellotta; Associazione Ruota Libera-Fiab; Legio XXX Ulpia; Legambiente il Riccio; Sempre Boville.

Tra i numerosi contributi scientifici quelli che hanno destato maggiore interesse hanno riguardato le relazioni su uno scavo alla Villa dei Quintili (Giuliana Galli); i by-pass dell’emissario aricino-nemorense (Marco Placidi, Romano Moscatelli e Pino Pulitani); Ariccia: urbanistica e mansio dell’Appia (Maria Cristina Vincenti); Ariccia: bifrontismo barbato-imberbe e monetazione antica (Alberto Silvetri); scoperte archeologiche a Santa Palomba (Anna de Santis); funzione della Via Latina (Angelo D’Ottavi); Via Latina: proposta di recupero (Marco Vigliotti).

Domenica 1 Ottobre, in mattinata, numerose sono state le adesioni alle escursioni guidate che si sono svolte all’interno dell’emissario del Lago di Nemi a cura dell’Associazione Sotterranei di Roma e all’escursione guidata di archeotrekking Aricia Tour, a cura della guida Aigae Maria Cristina Vincenti.

Nel pomeriggio gremita anche la Locanda Martorelli per le presentazioni del volume di Franco Bevilacqua “Disegnare la Via Appia oggi. Un viaggio moderno sulle orme di Carlo Labruzzi”; della rivista n. 10 anno 2021 “Lazio ieri e oggi. La rivista di Roma e della sua Regione”, con Maria Rita Pocino e lo scrittore Marco Onofrio; del volume di Gianni Dolfi “Il Villaggio delle Macine. Un villaggio preistorico sulle acque del lago Albano”.

Il susseguente dibattito si è incentrato sulle problematiche del traffico e della sosta selvaggia delle automobili che rendono difficoltosa la fruizione degli itinerari di visita ai monumenti lungo la Via Appia ed in generale nei centri storici di Roma e Castelli Romani; l’incuria e il degrado dei monumenti e dei siti archeologici che, rispetto al passato, contrastano con la bellezza del paesaggio; l’annoso problema dell’abbandono dei rifiuti, l’abusivismo e la mancanza di un piano regolatore per la Via Appia Antica; la necessità di insistere nell’educazione dei ragazzi per la conoscenza e il rispetto del patrimonio storico-archeologico quale carattere distintivo della propria identità.

Il Festival dell’Archeologia, insomma, invita a riflettere sull’importanza dell’archeologia quale scienza viva e si conferma come potente volano per la costituzione di una rete intercomunale dei Castelli Romani che si configurano ormai come unica grande entità territoriale nell’ambito della Regione Lazio.

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Last Updated on 2 Ottobre 2023 by Autore P

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