Albano, i diritti dei fragili, l’amministrazione di sostegno e il progetto di Vita Prassi e applicazioni sul territorio

Albano Laziale (Rm) – In una nota il consigliere comunale di Albano avvocato Giuseppe Trivelloni scrive in merito a questo argomento: ” L’amministratore di sostegno è una figura istituita per quelle persone che, per effetto di un’infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi.
Capaci di intendere e di volere, ma temporaneamente “indeboliti”, bisognosi di un affiancamento, ma con la minore limitazione possibile della capacità di agire.

Può essere richiesto, a titolo d’esempio, da soggetti disabili, alcolisti, tossicodipendenti, ludopatici.
La figura è stata introdotta con la legge 9 gennaio 2004 n. 6, ma l’iter della legge parte da lontano.
La necessità è quella di introdurre un nuovo equilibrio tra le opposte esigenze di libertà e di protezione del sofferente. Ed assicurando a quest’ultimo tutta la libertà possibile ed indispensabile e, in quanto alla protezione, garantendogli quella necessaria, ma togliendogli quella “superflua, dannosa, ingiusta”. Questo si concretizzò nella prima bozza della legge, che venne conosciuta come “bozza Cendon”, dal nome del Professor Cendon, che già dagli anni ’70, collaborando col Professor Basaglia si impegnò nella riforma della psichiatria e dei suoi istituti” .

Domani Giovedì 7 Luglio, presso la Sala Nobile di Palazzo Savelli sede del Comune di Albano, si parlerà di questo, facendo il punto della l’applicazione della L.9 gennaio 2004 n.6. Nei nostri territori dall’entrata in vigore ad oggi, esaminando le criticità fino ad ora riscontrate e proponendo nuovi obiettivi da raggiungere, affinché i “soggetti indeboliti” possano avere un giusto supporto mantenendo la propria libertà. Interverranno i maggiori esperti del settore e il presidente del Tribunale di Velletri esperto magistrato Mauro Lambertucci.

Last Updated on 6 Luglio 2022 by