Albano, chiude Roncigliano, ci pensa il GIP

Albano, chiude Roncigliano, ci pensa il GIP

La discarica di Albano resta chiusa. Questa, per adesso, è la bella notizia che arriva dal tribunale di Velletri che aveva posto sotto sequestro il contestato impianto. Una chiusura non definitiva certo, ma che permette ai cittadini di sperare con maggiore concretezza, di poter far valere le loro ragioni.

La notizia del sequestro preventivo della discarica è ovviamente una bella notizia. È il riconoscimento per tutti coloro che si sono spesi in questi lunghi mesi, ognuno nel proprio ruolo, ma tutti convinti di subire un torto. Da parte nostra ci siamo sempre mossi nel perimetro delle nostre competenze, nel rispetto della legge credendo che il punto focale fosse quello autorizzativo. Adesso vedremo gli sviluppi della vicenda. La parola fine non è stata ancora scritta, vigileremo e non ci faremo trovare impreparati”. Si era espresso così il sindaco Borelli lo scorso 11 marzo, dopo che la compagnia di Velletri della Guardia di Finanza aveva messo sotto sequestro la discarica di Roncigliano.

grafiche aprile 2022

I motivi che hanno portato al blocco dell’impianto, la cui riapertura era stata voluta dall’allora sindaca
Raggi, sono l’illegittima gestione dell’impianto per assenza di un presupposto essenziale di efficacia
della prescritta autorizzazione regionale, rappresentato dalle garanzie finanziarie previste per la
cosiddetta gestione post mortem (della durata di 30 anni dalla intervenuta cessazione della fase di gestione corrente). Le richiamate garanzie sono poste a presidio di una corretta salvaguardia ambientale del sito durante tutto il periodo successivo alla sua fase di operatività, durante la quale una parte del compenso corrisposto al gestore per il conferimento dei rifiuti è prevista, appunto, per assicurare tale
adempimento “postumo”.

Senza quelle garanzie, in caso di cessazione sopravvenuta dell’impresa che gestisce la discarica, intervenuta a qualsiasi titolo e ben possibile nell’arco di 30 anni, i costi ambientali di manutenzione post mortem dovrebbero inevitabilmente ricadere su soggetti pubblici a livello territoriale, nonostante l’avvenuto incameramento preventivo delle necessarie risorse economiche ad opera
del privato. Con queste parole il procuratore della repubblica Giancarlo Amato ha riacceso le speranze degli abitanti di Roncigliano, confermate poi il 1 aprile con la convalida del sequestro.

grafiche aprile 2022

Tradotto quello che manca sono le garanzie economiche necessarie alla tutela ambientale nei 30 anni successivi al termine dell’attività dell’impianto. Questa mancanza presuppone un possibile costo per le amministrazioni comunali, nonostante sia previsto che parte dei proventi della società appaltante debba essere destinato proprio a questa finalità. Dopo tante battaglie condotte sulla difesa della salute dei cittadini, visto l’inquinamento provocato dal sito di smaltimento di rifiuti, la chiusura, almeno per ora, arriva dagli atti amministrativi.

Last Updated on 18 Aprile 2022 by

Redazione

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