Roma, il Centro Studi Internazionale Giuseppe Bonaviri riprende il suo percorso in presenza

Roma – Il Centro Studi Internazionale Giuseppe Bonaviri riprende, dopo due anni dallo scoppio della pandemia, il suo percorso istituzionale in presenza. Il Centro intende contribuire a dare un segno di vitalità con iniziative a livello nazionale ed europeo, al fine di sostenere l’innovazione culturale nel rispetto della memoria di un grande artista. Il 21 mazo 2022 presso la Biblioteca centrale nazionale di Roma, il Centro Studi ha presentato la prima giornata convegnistica che ha dato il via a due anni di iniziative verso il centenario della nascita del Maestro. Giuseppe Bonaviri è uno scrittore, medico cardiologo e poeta della seconda meta del Novecento. Nasce l’11 luglio del 1924 in Sicilia, a Mineo, patria che diede i natali a molti letterati illustri: in primo luogo al poeta satirico-burlesco Paolo Maura (1638-1711), ma anche a uno dei primi teorici del Verismo, Luigi Capuana (1839-1915). Bonaviri più volte dalla critica viene
denominato scrittore ‘cosmico’; uno scrittore che fluttua nel cosmo, la sostanza antropologica è cosmica.

Si immerge in continui giochi tra alberi ed erbe, tra suoni dei boschi e del battito cardiaco, tra vita e
morte, tra un boccone di pane e una boccata di vento, tra un ricordo del pane e companatico, che la madre nelle sere più fredde e buie gli offriva per cena, mentre affabulava fiabe di eroi e vagabondi. Con le
sue narrazioni e la sua penna entra nel “mirino” dell’Accademia di Stoccolma per ben un ventennio, tanto che nel 1984 verrà presentata la sua prima candidatura al Nobel, mentre l’ultima risale al 2002.
Gli elementi che caratterizzano l’opera omnia bonaviriana sono la presenza della luna e del vento; della natura percepita come madre e protagonista, che permane immutata quale sfondo fermo ed immobile
dei suoi romanzi; opere pervase da una profonda malinconia di quel che fu, dei valori persi e dalla lontananza cosmica con i suoi primordiali affetti.

L’anno bonaviriano 2022-2023 è stato ideato come un evento itinerante che apre le porte al centenario della nascita del Maestro, autore unico e significativo, tra i più tradotti all’estero della metà del 900
italiano. A ricordare la figura dello scrittore siciliano, emigrato in Ciociaria per amore di Donna Raffaella, dove lavorò e produsse le sue opere fino alla sua scomparsa, ci sono stati Pippo Baudo, Giulio Ferroni, Vincente Gonzalez Martin, Dante Marianacci, Walter Pedullà e altri personaggi della cultura europea moderati da Luigi Saitta.

La seconda parte della iniziativa ha visto un focus più specifico sull’analisi della poetica bonaviriana che ha toccato differenti sfere: dalla glocalità, interculturalità fino alla sua complessa originalità.
Durante il convegno, diversi gli interventi di docenti delle principali università europee, tra cui Puskás István (University of Debrecen), Maria Belen Hernandez Gonzalez (Università di Murcia), Dagmar Reichardt (Latvan Academy), Rawdha Zaouchi (Università Cartagine). Numerosi anche i docenti delle università italiane come Salvatore Ferlita (Università degli studi di Enna); Andrea Gialloreto (Università di Chieti); Tommaso Pomilio (Unicersità La Sapienza) e Donato Tamblè (già Sopraintendente archivistico per il Lazio).

Per i prossimi mesi sono in programma numerose iniziative che daranno nuova luce al Poeta entrando nel vivo della sua scrittura più innovativa. Saranno presentati videofilm, documentari e mostre che raccontano il pensiero dello scrittore, sarà rievocata la celebre poesia “ODE”, musicata dal Maestro Ennio Morricone ed incisa in una lastra di marmo nel Conservatorio Musicale di Frosinone. In programma seminari, corsi universitari per dottorandi e ricerche scientifiche sull’Opera Omnia di Bonaviri presso università straniere e istituiti di cultura.

Last Updated on 18 Aprile 2022 by