Albano, all’Ospedale Regina Apostolorum convegno sulle novità terapeutiche sull’obesità

Albano, all’Ospedale Regina Apostolorum convegno sulle novità terapeutiche sull’obesità

Albano – Per l’intera giornata di ieri si è tenuto un interessante e innovativo Convegno per parlare di nuove linee guida e di ultime opportunità terapeutiche in ambito delle malattie metaboliche e dell’obesità. Tematiche in cui l’Ospedale Regina Apostolorum è tra i centri più preparati e aggiornati a livello nazionale.  Il tema dell’incontro, molto partecipato con medici provenienti da tutta Italia e anche dall’estero,  è stato: “Gestione clinica dell’obesità nel 2023: I Key Points ”.


Il congresso, organizzato dall’Associazione Medici Endocrinologi (AME) e dalla Società Italiana dell’Obesità (SIO), in collaborazione con la Direzione Generale della struttura sanitaria, ha avuto lo scopo di mettere a fuoco, con la partecipazione dei maggiori esperti del settore, i grandi problemi posti dalla crescente diffusione dell’obesità nella popolazione Italiana. ” E’ infatti indispensabile creare un preciso quadro di riferimento per la buona pratica clinica nella gestione di una malattia così complessa e così diffusa – ben 6 milioni gli italiani obesi – , le cui conseguenze hanno un impatto gravemente sfavorevole sulla qualità e l’aspettativa di vita delle persone che ne sono affette ” è stato detto durante la convention nell’aula magna dell’Ospedale.

Nel corso del congresso è stata presentata ufficialmente per la prima volta la linea guida: “Terapia del sovrappeso e dell’obesità resistenti al trattamento comportamentale nella popolazione adulta affetta da comorbilità metaboliche”, iniziativa promossa dall’Associazione Medici Endocrinologi (AME) e pubblicata il 24 gennaio 2023 sul sito del Sistema Nazionale Linee Guida (SNLG) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
La Linea Guida, sviluppata da AME in collaborazione con SIO, la Società Italiana della Chirurgia dell’Obesità (SICOB), l’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI) e la Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva (SIGE) costituisce il riferimento dal punto di vista normativo e clinico per il medico che si prende cura dei pazienti affetti da obesità. Le sue raccomandazioni, infatti, consentono al medico di personalizzare la scelta terapeutica per ogni singolo paziente sulla base del suo profilo individuale di comorbilità.

Fino a un recente passato – dichiara il professor Enrico Papini, Direttore scientifico, Endocrinologo – le persone con obesità sono state considerate in qualche modo responsabili del proprio stato, sia nel sentire comune sia da parte dalla comunità medica.
Al contrario, oggi è chiaro che l’obesità è una malattia determinata da una complessa interazione tra ambiente e predisposizione genetica”
.

L’individuo affetto da obesità, infatti, si alimenta in modo inappropriato perché spinto da una serie di complessi meccanismi che in larga parte sfuggono al proprio controllo. Una persona magra quando mangia avverte per tempo lo stimolo della sazietà, mentre il paziente con obesità, a causa della carenza o inefficacia dei fattori interni che inducono la sazietà, continua ad assumere cibo. Molti, tra medici e pazienti, pensano che basterebbe un carattere fermo per controllare il peso; questo, però, non corrisponde a verità. Come hanno affermato i medici specializzati presenti: ” sarebbe come dire che basterebbe un po’ di buona volontà per non essere diabetici o non avere la pressione del sangue alta “. Riprende il suo discorso il professor Papini: 
Il secondo punto che radicalmente cambia la nostra prospettiva della malattia è il suo
trattamento. L’obesità non è più una malattia orfana di farmaci. Infatti, parallelamente a questo sviluppo di conoscenze fisiopatologiche, sono state sviluppate strategie terapeutiche basate su farmaci innovativi, estremamente più efficaci e sicuri rispetto al passato. E’ quindi possibile intervenire non solo sulla cura della obesità conclamata ma anche cambiare la storia naturale delle persone che sviluppano un incremento ponderale allarmante e progressivo nel corso degli anni”
. Infine, nelle circostanze più severe, la chirurgia bariatrica e metabolica costituisce una procedura efficace, duratura e gravata da un modesto rischio di complicanze per il controllo del peso nei pazienti affetti da obesità grave.


Al congresso in cui è intervenuto come apprezzato relatore anche il dottor Massimo Marignani, nuovo primario del reparto di gastroenterologia-epatologia del Regina Apostolorum,  hanno partecipato riconosciuti esperti nazionali e internazionali nel campo dell’obesità e si è fatto il punto della situazione. Con gli interventi e le domande dei presenti ai relatori, si è approfondito e  discusso l’impatto dell’obesità sullo sviluppo delle patologie favorite dall’eccesso del peso tra cui le malattie cardiovascolari, la malattia metabolica del fegato, le neoplasie, la riduzione della fertilità, l’osteoporosi, le patologie della tiroide.

L’Ospedale Regina Apostolorum, rilevato dal gruppo Lifenet Helat dal Settembre 2021, che gestisce ora anche la Clinica “Città di Aprilia ” ( in quest’ultima vi è anche il pronto soccorso), è diventata una struttura sanitaria ( accreditata al servizio nazionale sanitario) molto importante per il territorio di Roma e provincia.  Dotata di 194 posti letto per attività di chirurgia generale, urologia, medicina, oncologia, pneumologia, endocrinologia e gastroenterologia. L’Ospedale, diretto dal direttore generale Gabriele Coppa,  offre anche tutta la gamma dei principali servizi ambulatoriali, dalla diagnostica per immagini agli esami di laboratorio e visite specialistiche .

Last Updated on 13 Marzo 2023 by Redazione 2

Redazione 2

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