Viva il 2 giugno, Festa della Repubblica

Viva il 2 giugno, Festa della Repubblica

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Viva le forze armate, viva la repubblica!”

Il due giugno del 1946 l’Italia, con un referendum popolare che vide al voto per la prima volta a livello nazionale anche le donne, scelse di abbandonare la monarchia per diventare una Repubblica. Votò oltre l’89% degli aventi diritto, per un risultato non scontato e comunque definito da una risicata maggioranza a favore della scelta repubblicana nei risultati finali, certificati dalla Corte dei Conti. La proclamazione della Repubblica italiana fu il 18 giugno 1946 ma per la sua festa nazionale fu scelta la data del referendum al fine di celebrare e valorizzare la scelta democratica del popolo italiano e l’inizio di una nuova era per il nostro Paese.

“Celebriamo oggi il 77° anniversario della nascita della Repubblica – così il presidente Mattarella nel suo messaggio odierno alle forze armate – I valori della scelta del 2 giugno 1946, trasfusi nella Carta costituzionale di cui ricordiamo i 75 anni di vita, continuano a guidarci nel cammino di un’Italia autorevole protagonista in quell’Unione Europea che abbiamo contribuito a edificare”.

Anche in questa giornata il presidente ha voluto rimarcare l’importanza delle Forze armate nella difesa del Paese, ricordando l’impegno dei militari nelle missioni internazionali, integrati con i contingenti di altre nazioni, europee, Alleate, amiche. Proprio la costituzione della Difesa Europea “È la nuova sfida che attende le Forze Armate” ha ricordato.

Ma non solo: “Ad oltre un anno di distanza, la Repubblica Italiana, insieme alla comunità internazionale, è ancora impegnata a contrastare l’aggressione condotta dalla Federazione Russa al popolo ucraino. L’Italia è fermamente schierata per la difesa della sua libertà, integrità territoriale e indipendenza, perché non vi sia un futuro nel quale la forza del diritto viene sostituita dal diritto del più forte. Una ordinata comunità internazionale non può che basarsi sul rispetto di questi principi”.

Valori questi che sono tramandati da generazione in generazione di militari addestrati ed istruiti nelle scuole e accademie militari, con l’addestramento sul campo e nelle missioni nazionali anche a supporto della popolazione come nel caso della recente alluvione in Emilia Romagna. E con il ricordo e il racconto delle gesta di quanti “hanno donato la vita per difendere e diffondere questi valori – ha detto in chiusura del suo messaggio il presidente – Il loro esempio ci è di guida e sollecita l’impegno per le giovani generazioni di soldati, marinai, avieri, carabinieri e finanzieri, per preservare e rafforzare per il futuro, nell’assolvimento del compito cui vengono chiamati dalle libere istituzioni, le condizioni di pace e benessere che abbiamo costruito. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica”.

Alessandro Lentini

Last Updated on 2 Giugno 2023 by AutoreL

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