Una petizione per regolamentare il trasporto aereo

Una petizione per regolamentare il trasporto aereo

Una richiesta che ha coinvolti numerosi paesi e una miriade di associazioni per chiedere che il trasporto aereo rispetti cittadini e ambiente

Dopo il prevedibile rinvio della sentenza, attesa per lo scorso 8 aprile, di cui ci siamo occupati nel nostro articolo, torniamo a parlare dell’aeroporto Pastine di Ciampino, per una importante appello che non coinvolge solo il nostro territorio.

Questa volta vogliamo segnalarvi l’iniziativa che accomuna tutti i comitati e le associazioni di cittadini italiani che si sono uniti ad un appello lanciato alle compagnie aeree, da 250 organizzazioni e 300 scienziati di 18 Paesi Europei insieme a Stati Uniti, Canada, Messico, Australia e Nuova Zelanda, per un trasporto aereo più responsabile.

La richiesta è di tutelare i diritti dei lavoratori, della salute dei cittadini, dell’ambiente e lo stop alle esenzioni fiscali previste per il comparto del trasporto aereo che non è immune dalla crisi economica dovuta alla pandemia da Covid-19.

L’appello lanciato ai governi dalle associazioni di settore, diventato petizione già sottoscritta da oltre 71.000 di cittadini su change.org, chiede che nessun sussidio venga emesso verso l’industria aeronautica, se prima non accetterà, come tutti i settori del trasporto, di pagare le tasse per azzerare l’ingiusto vantaggio a dispetto dei trasporti a basse emissioni.

Da anni subiamo gli effetti della crescita del trasporto aereo: rumore, rischio sorvoli, inquinamento ambientale a cui si aggiunge quello automobilistico collegato. Consumo di suolo, rischi idrogeologici e impatto sul clima. Non vogliamo e non possiamo più sostenere con altre risorse collettive e denaro pubblico un “modello di sviluppo” le cui conseguenze disastrose sono sotto gli occhi di tutti, con queste parole i Comitati No Fly Italiani si rivolgono a tutti i cittadini per invitarli a firmare la petizione, raggiungibile al link http://chng.it/QzLFC7sjNY che qui potete leggere in italiano.

Abbiamo chiesto al portavoce del CRIAAC, Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino, Roberto Barcaroli, di lanciare un invito ai cittadini dei Castelli Romani un appello affinché si uniscano a questo appello.

Chiediamo a tutti i cittadini dei Castelli Romani di firmare la petizione. Per la prima volta e finalmente i movimenti ambientalisti di quasi tutto il mondo lanciano un appello comune per una decisa svolta in senso ambientale del trasporto aereo. È l’unica industria che gode in tutto il mondo di una totale esenzione fiscale sul carburante e alla quale è permesso di utilizzare motori senza dispositivi di abbattimento dell’inquinamento dell’aria e acustico.La grande crisi prodotta dalla pandemia del COVID-19 è l’occasione per una modifica radicale del trasporto aereo, per abbatterne l’inquinamento e per il rispetto della salute e dei diritti dei cittadini.

Il rinvio della sentenza del TAR ha ulteriormente allungato i tempi, l’attesa dei cittadini di Ciampino e Marino in particolare si allunga ancora, quando pensate si possa mettere la parola fine a questa vicenda?

L’aeroporto di Ciampino, che da anni non rispetta i limiti di legge, è una grande fonte di inquinamento per tutta l’area dei Castelli e per Roma sud; produce anche un aumento della congestione del territorio che peggiora la vita dei residenti e rende difficili le comunicazioni per chi abita nei Castelli Romani e si deve spostare da e verso Roma.
Il Decreto del dicembre 2018, firmato dal Ministro dell’Ambiente, Costa, è stato fino ad oggi fermato dal TAR Lazio. Vogliamo sperare che nella prossima udienza il TAR permetterà finalmente il ritorno dell’aeroporto nei limiti di legge.

Una nuova normalità ci aspetta dopo questa pandemia, speriamo che almeno si possa cogliere l’occasione per una nuova e maggiore consapevolezza, dei disastri ambientali di cui l’uomo è responsabile.

Emanuele Scigliuzzo

Last Updated on 4 Aprile 2021 by

Redazione 2

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