Roma (Tor Vergata), primo anno di attività del CAV (Centro AntiViolenza) “Elena Gianini Belotti” della Regione Lazio

Roma (Tor Vergata), primo anno di attività del CAV (Centro AntiViolenza) “Elena Gianini Belotti” della Regione Lazio

Il 1° febbraio 2023 l’Università di Tor Vergata ha inaugurato presso la Macroarea di Lettere e Filosofia il Centro Antiviolenza “Elena Gianini Belotti”, gestito dall’Associazione Differenza Donna APS e promosso in collaborazione con DiSCo Lazio

Roma (Tor Vergata) – Ieri, 29 gennaio si è celebrato un anno di attività del Centro Anti Violenza dell’università di Roma Tor Vergata. Un centro che svolge una funzione fondamentale per il territorio e per l’ateneo.

Il Centro Antiviolenza “Elena Gianini Belotti” si rivolge a tutte le donne che vivono una situazione di violenza e le aiuta a elaborare un progetto personalizzato di uscita e a prendere consapevolezza dei propri diritti. Con il supporto di operatrici esperte, le donne hanno la possibilità di rafforzarsi e riattivare le proprie risorse, in un clima di ascolto e rispetto della loro privacy e autodeterminazione.

Nel primo di attività, sono stati raggiunti innumerevoli traguardi, ma molti altri sono in programma, grazie all’impegno e allo stanziamento di ulteriori fondi.

In questo primo anno di attività del Centro antiviolenza di Tor Vergata, abbiamo accolto 125 donne, sia provenienti dal contesto territoriale del Municipio VI di Roma sia dal contesto universitario”. Lo ha detto Raffaella Passoni, responsabile del Centro antiviolenza (Cav) ‘Elena Gianini Belotti’, della Regione Lazio, aperto nella Macroarea di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma Tor Vergata, ieri pomeriggio in occasione dell’evento di celebrazione del primo anno di attività. “Quelle venute da noi sono donne che hanno iniziato da poco il percorso di fuoriuscita della violenza. Quindi, alcune sono arrivate con la consapevolezza e la decisione di avviare un percorso legale, mentre altre stanno ancora lavorando su una presa di consapevolezza”, ha concluso Raffaella Passoni.

Questo nuovo corso della Regione Lazio tiene moltissimo a mettere in campo tutte le proprie forze per aiutare le donne sul territorio e lo sta facendo attraverso finanziamenti”. Lo ha detto la vicecapo Gabinetto vicaria del presidente della Regione Lazio, Civita Di Russo, ieri pomeriggio a margine del primo anniversario di vita del Cav, il Centro antiviolenza presente nella facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Tor Vergata. “Oltre ai 2 milioni di euro stanziati negli scorsi anni, abbiamo deciso di inserire un altro milione per incrementare gli aiuti alle donne”, ha concluso Di Russo.

Questo primo anniversario del Centro antiviolenza di Tor Vergata è veramente un evento eccezionale. È bellissimo per noi di Differenza Donna, ma anche per l’ateneo, gli studenti, le studentesse e i docenti”. Lo ha detto la presidente di Differenza Donna, Elisa Ercoli, ieri pomeriggio, a margine del primo anniversario di vita del Cav, il Centro antiviolenza presente nella facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Tor Vergata. “Un Centro antiviolenza dentro un’università significa non soltanto protezione ma anche prevenzione, per continuare a sensibilizzare, per avviarci verso un grande cambiamento che è quello di contrastare il grave crimine di genere che è la violenza maschile contro le donne”, ha concluso Elisa Ercoli.

Il Centro antiviolenza della Regione Lazio è aperto al territorio e non solo all’Università. Una struttura ubicata all’interno della facoltà di lettere filosofia di Tor Vergata è molto importante perché, in collaborazione con il Cug, può effettuare un’opera di sensibilizzazione verso gli studenti nei confronti di quella tematica che sta diventando sempre più importante sulla vita sociale delle persone”. Lo ha detto il presidente del Cug Tor Vergata, Virginia Tancredi, ieri pomeriggio, a margine del primo anniversario del Cav, il Centro antiviolenza presente nella facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Tor Vergata. 

Il Centro garantisce privacy, riservatezza e gratuità, offre:

  • ascolto telefonico;
  • colloquio su appuntamento;
  • valutazione del rischio;
  • valutazione del trauma;
  • lavoro di rete con le Istituzioni;
  • sostegno in percorsi di fuoriuscita dalla violenza:
  • accoglienza specializzata per donne e per bambine/i vittime di violenza assistita e orfani di femminicidio;
  • orientamento al lavoro;
  • consulenza e sostegno legale (area civile, penale, area del lavoro e area donne migranti);
  • consulenza e sostegno psicologico.

Maggiori informazioni alla pagina: Centro Antiviolenza “Elena Gianini Belotti”

Fonte: AdnKronos

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Last Updated on 30 Gennaio 2024 by Autore P

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