Partito il contratto di Lago

Partito il contratto di Lago

Questa mattina sono iniziati i lavori del contratto di fiume di lago Albano, Nemi e per il fiume Incastro, dopo due anni di stop per il Covid. L’attività di oggi fa seguito ai webinar “sos lago” che hanno portato alla firma di questa manifestazione di intenti che significa una presa di coscienza di un problema comune a tutto il territorio dei Castelli Romani. L’incontro si è svolto presso il ristorante “I Quadri” proprio sulle rive del lago Albano, che ha messo a disposizione gratuitamente i propri locali.

grafiche aprile 2022

Tra i membri del comitato del Contratto di Lago è intervenuto Endro Martini coordinatore GTO, geologo ambientale, membro di Italy Water Forum ed esperto di contratti di lago “bisogna far emergere attraverso la partecipazione di vari attori le principali criticità in termini di applicazione delle conoscenze e delle regole già esistenti. Nei vari tavoli di lavori si cercheranno soluzioni per interventi strumentali e non, come ad esempio, sarebbe utile il monitoraggio delle acque del lago e della falda attraverso un centro di controllo dedicato al sistema idrico lago, falda e fiume”.

La giornata ha visto i partecipanti suddividersi su tre tavoli di lavoro differenti che hanno affrontato alcuni argomenti. Quello che è stato chiesto dagli organizzatori non è ripercorrere quanto in questi anni è stato fatto, ma iniziare a mettere sul tavolo proposte per il futuro. “A fine giornata – ha detto Martini – dovranno emergere le criticità più imminenti da affrontare fin da subito. L’auspicio è che questa sia solo una prima riunione alle quali farne seguire altre. I vari gruppi di lavoro dovranno fare un’analisi di fattibilità delle proposte e della progettualità per presentare alla regione Lazio del materiale concreto da attuare“.

Il problema è stato affrontato da tre punti di vista: la gestione delle acque sotterranee e lacuali, mitigazione delle crisi idriche e rigenerazione di livelli idrici eco compatibili; dissesto idrogeologico, qualità dell’ambiente del paesaggio, manutenzione del territorio con tecniche a basso impatto ambientale; agricoltura biologica e multifunzionale, sviluppo territoriale integrato, turismo sostenibile, tutela e promozione dei beni culturali e ambientali.

La situazione attuale vede a causa delle scarse piogge di questo inverno un calo ulteriore delle acque del lago. Iniziano infatti a incidere gli effetti dei cambiamenti climatici. “Quello che vediamo in superficie – ci ricorda Roberto Salustri direttore tecnico di Reseda – è lo specchio di quanto succede in profondità. Purtroppo, gli effetti che vediamo oggi sono il riflesso di quanto abbiamo fatto 15 anni fa”.

Il futuro, infatti, prevede periodi siccitosi più lunghi, e ne conseguenze una maggiore evaporazione a causa dell’aumento delle temperature e anche una maggiore richiesta di acqua. Non servono protagonismi per risolvere il problema, ma un lavoro di squadra concreto. Questo contratto di falda è un modello che in Italia non esiste; quindi, potrebbe diventare un modello di riferimento da esportare.

Una cosa comune a tutti i rappresentanti delle istituzioni è la necessità di applicare le regole già esistenti e la presa di coscienza del problema. Confortante l’importante partecipazione di enti sovracomunali e delle associazioni locali che hanno messo sul tavolo competenze tecniche. Scarsa invece la presenza delle amministrazioni comunali con i rappresentanti di Ariccia, Marino, Albano e Castel Gandolfo con il sindaco Monachesi che ha dichiarato “la ricetta può essere soltanto una: mettere tutti gli enti coinvolti attorno a un tavolo e fare applicare quelle norme esistenti. Questi incontri mi fanno riaccendere la speranza che si possa fare qualcosa. Ognuno di noi da solo è impotente, ma tutti insieme possiamo fare la differenza”. Da registrare l’assenza dell’amministrazione comunale di Nemi. L’assessore all’ambiente del comune di Albano Gabriella Sergi a margine dei tavoli di lavori ci ha espresso la sua soddisfazione per questo incontro: “Oggi è stata una giornata positiva, bisogna continuare su questo tema e portare avanti proposte concrete. Una platea di attori vasta che si può puntare ad ampliare ulteriormente. Noi come amministrazione comunale siamo presenti in questo progetto fin dall’inizio perché lo riteniamo importante per l’ambiente e per i cittadini”.

grafiche aprile 2022

Al termine dei lavori il comitato scientifico del contratto di falda ha raccolto tutte le proposte avanzate

durante gli incontri della mattinata che si sono sostanzialmente incentrate sull’utilizzo consapevole dell’acqua nel consumo domestico, ma anche nel campo dell’agricoltura e il recupero con vari sistemi anche di ingegneria naturalistica dell’acqua piovana.

Serve sicuramente sollecitare l’approvazione del Piano di Assetto Parco Castelli che prevede la riduzione dell’urbanistica, le norme per la tutela dei laghi e buone pratiche per l’uso del territorio.

È emerso il bisogno di formazione nelle scuole, per le famiglie e anche degli addetti ai lavori per un uso maggiormente consapevole dell’acqua e sull’importanza che riveste questa risorsa.

Importante anche la visione comune dei partecipanti di quanto sia necessario evitare l’impermeabilizzazione del territorio, che impedisce il recupero naturale dell’acqua e anche l’uso di un’agricoltura consapevole e responsabile.

In conclusione, ha dichiarato Salustri, è importante lavorare insieme e andare tutti insieme verso un unico obiettivo: la salvaguardia del territorio. La situazione è critica perché è compromessa, ma stiamo iniziando un percorso importante che, se affrontato bene, ci porterà verso i risultati sperati.

Di Emanuele Scigliuzzo

Last Updated on 20 Aprile 2022 by

Redazione

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