PA, prosegue il piano per la digitalizzazione: aggiornato il Piano Triennale per l’Informatica

(Adnkronos) – Sassari, 28/02/2023.Tra gli obiettivi più significativi, ed ambiziosi, del PNRR vi è la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, attraverso un piano strategico di ampio respiro la cui attuazione è prevista entro i prossimi tre anni. “PA digitale 2026” è l’insieme delle misure volte a migliorare l’efficienza delle grandi amministrazioni centrali e locali, allo scopo di snellire le procedure di evasione delle pratiche burocratiche e rendere più agevoli i rapporti tra il cittadino e la Pubblica Amministrazione. Si tratta, a tutti gli effetti, di un progetto di potenziamento delle strutture digitali, attraverso l’adozione di tecnologie e approcci operativi funzionali all’ottimizzazione dei servizi amministrativi. Allo scopo verranno stanziate ingenti risorse: dei 13 miliardi complessivi, poco più della metà sarà riservata esclusivamente a misure da implementare per l’efficientamento della Pubblica Amministrazione. L’investimento consentirà di offrire nuovi servizi e, al contempo, potenziare quelli già disponibili in forma digitale o telematica. La digitalizzazione delle PA era in effetti cominciata già con la dematerializzazione degli archivi di pubblica utilità come, ad esempio, il Catasto, il Registro delle Imprese o il Pubblico Registro Automobilistico. I dati presenti all’interno di questi database sono infatti da tempo liberamente consultabili dai cittadini, tramite gli strumenti offerti direttamente dagli enti competenti oppure attraverso portali come Ivisura.it, specializzati in visure online e altri servizi digitali. Cos’è il “Piano Triennale per l’Informatica” Nel ventaglio di iniziative varate dal Governo trova posto anche il “Piano Triennale per l’Informatica”; si tratta di “uno strumento essenziale per promuovere la trasformazione digitale del Paese e, in particolare, quella della Pubblica Amministrazione italiana, attraverso la declinazione della strategia in materia di digitalizzazione in indicazioni operative, quali obiettivi e risultati attesi”, come spiega la pagina dedicata presente sul sito agid.gov.it. Il Piano è stato aggiornato per il triennio 2022 – 2024, per il quale è stata proposta una nuova versione che, come spiega l’Agenzia per l’Italia Digitale, “costituisce l’evoluzione delle due precedenti edizioni, ma, in modo ancor più evidente, attribuisce uno spazio più rilevante al PNRR, oltre a fornire un quadro organico dei vari ambiti di cui si compone”. Gli obiettivi del Piano possono essere così riassunti: -favorire la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, per agevolare la formazione di una “società digitale”; -promuovere uno sviluppo etico e sostenibile tramite la digitalizzazione dei servizi per il cittadino; -contribuire alla diffusione di nuove tecnologie digitali su tutto il territorio nazionale. Tali obiettivi vengono perseguiti nel rispetto di determinate linee guida, tra cui “digital & mobile first”, “mobile first”, sicurezza e privacy e “user-centric, data driven e agile”. In aggiunta, viene promosso il principio del “once only” (una volta sola), per cui le PA non dovrebbero più chiedere a cittadini e imprese di fornire dati già in loro possesso. PA Digitale 2026: le misure finanziate dal PNRR Come già accennato, per il piano di digitalizzazione delle Pubbliche Amministrazioni al 2026 verranno stanziati oltre 6,5 miliardi di euro. Le risorse finanziarie verranno destinate a vari ambiti di intervento, al fine di implementare misure specifiche per il miglioramento di infrastrutture digitali e servizi per cittadini e imprese. In particolare, il Piano prevede: -900 milioni di euro per le infrastrutture digitali della PA e delle ASL; -1 miliardo di euro per il processo di abilitazione e migrazione sul cloud, a beneficio delle amministrazioni comuni, delle PA centrali e delle ASL; -556 milioni di euro per la realizzazione della Piattaforma Nazionale Digitale dei Dati; -90 milioni di euro per implementare lo Sportello Unico Digitale; -813 milioni di euro per l’Esperienza del Cittadino nei servizi pubblici (Comuni e scuole); -80 milioni di euro per migliorare l’accessibilità; -580 milioni di euro per pagoPA e app IO; -255 milioni di euro per l’adozione dell’Identità Digitale; -245 milioni di euro per la digitalizzazione degli avvisi pubblici; -57 milioni di euro per il MAAS (Mobility as a Service) a favore di città metropolitane e regioni; -623 milioni di euro per la Cybersecurity; -611 milioni di euro per la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni centrali; -135 milioni di euro per la creazione dei centri di facilitazione digitale; -60 milioni di euro per il servizio civile digitale. Ivisura.it di Anna Cossu Via G. Amendola 51, 07100 Sassari P. Iva: 02785540903 Sito web: https://www.ivisura.it/
 Email: [email protected] –  [email protected] —immediapress/[email protected] (Web Info)

Last Updated on 28 Febbraio 2023 by Redazione 2

Redazione 2

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Tutti i diritti riservati