Marino: Bibliopop, un grande successo per la prima edizione dell’evento
Marino – Nella settimana della Festa patronale di S. Maria delle Mole, l’associazione che cura e guida il parco “Maura Carrozza” e la biblioteca popolare “Giselda Rosati” ha svolto l’evento Bibliopop.
Il tutto si è realizzato grazie al coordinamento della sociologa e scrittrice Anna Appolloni, che ha proposto la visione di opere d’arte e l’ascolto di brani dal vivo.
Tra gli interventi, c’è stato quello di Rita Gatta, già stimata insegnante, che coltiva la passione per la scrittura di libri e versi, scritti in italiano e dialetto rocchiggiano.
Importante protagonista dell’evento è stato anche Francesco Scanu, il quale usa radici secolari di ulivo per la realizzazione di opere scultoree, donandogli effetti suggestivi. L’artista espone a livello internazionale e fa parte dei 100 pittori di via Margutta.
Come commentato da lui stesso:
“Capita che nel cercare ciocchi di radici, qualcuna la prenda a calci, ma se dopo averla allontanata in quel malo modo, ho una intuizione, allora la prendo e ne rivelo la sua forma intima. Queste sono le mie opere”.
Ma i personaggi che sono stati parte integrante di questa prima edizione di Bibliopop non finiscono qui.
Artista di spessore, Luigi Marazzi, ha recentemente ricevuto il premio per l’opera che poi è divenuta il ”Manifesto ufficiale dell’Umbria jazz festival”.
Ania Ania, nelle cui opere emerge costantemente la moto e parti accessorie di essa, ognuna in modo diverso e insolito. Un’artista a tutto tondo, ha offerto sia la visione dei quadri che alcuni brani poetici declamati.
Il legno è stato un grande protagonista anche delle opere scultoree di Silvio Gatta, con una ricerca di forme naturali che sanno scaturire l’emotività di chi osserva; il legno duro del castagno, la sinuosità dell’ulivo e la tempra della quercia.
Antonio Miralli, artista di Viterbo, tramite il getto delle pennellate concretizza la propria opera.
“È una ricerca di gesti, movimento e impeto, casualità del gesto sì, ma anche no; ci deve essere equilibrio di armonie”, ha spiegato così le sue opere.
Lavori di pennellate colorate, soprattutto nelle varianti delle sfumature color blu e azzurre, sono state il punto cardine anche di Fiorella Deodato, che utilizza la particolare tecnica del gesso, acqua, colla, olio e colore.
Miro, l’artista più maturo anagraficamente, ma pieno giovani guizzi di parole. Con poesie, che sono
riflessioni filosofiche di attualità, che durano trenta secondi nel declamarle, e che ti fanno fermare
per molti altri minuti a riflettere su di esse.
Questi sono stati i contenuti che, con tutti sensi – visivi, uditori, tattili -, hanno riempito il parco adiacente Bibliopop e di cui hanno goduto cittadini, frequentatori e visitatori dell’evento.
Infine, un accento e una partecipazione maggiore ci sono stati dalle 17.30, quando, dopo il saluto del presidente di Bibliopop Sergio Santinelli, con una girandola ben orchestrata da Anna Appolloni, ogni artista è potuto intervenire per esplicitazioni, letture, ragionamenti e quindi sostanziando questa prima esperienza, che è stata incentrata sul concetto circolare e collettivo delle espressioni artistiche:
“l’Arte … non solo in versi”.