Licia Troisi, una scrittrice che parla con le stelle

Licia Troisi, una scrittrice che parla con le stelle

Licia Troisi è la scrittrice italiana di libri fantasy più tradotta al mondo (Francia, Portogallo, Germania e Turchia sono solo alcuni dei Paesi nei quali i suoi libri sono diventati best seller). La saga del Mondo Emerso o i romanzi che narrano della Ragazza del Drago sono alcuni titoli che si accompagnano a fumetti e libri illustrati, oltre a storie contenute in volumi di Topolino.

Astrofisica, laureata all’Università di Tor Vergata, Licia Troisi ha pubblicato anche libri di divulgazione scientifica

Ma non è finita. Quest’anno è uscito il suo primo romanzo giallo, “La luce delle stelle”, grazie al quale si può fare un viaggio all’interno di un osservatorio astronomico, oltre a provare sulla propria pelle i brividi e la suspence tipica di questo genere di letteratura. (Leggendo questa sua ultima opera ho personalmente rivissuto i luoghi che ho visitato qualche anno fa in un mio viaggio nel deserto di Atacama in Cile).
Abbiamo intervistato Licia, che lo scorso 3 maggio è stata la madrina della 3^ edizione del Festival della Letteratura per ragazzi di Rocca Priora.

Licia, tu sei una scrittrice romana conosciuta all’estero. Viaggi anche spesso per presentare i tuoi libri. Di che cosa senti più la nostalgia quando non sei a casa?

Principalmente della mia famiglia. Viaggio davvero molto, e anche quando sono a casa faccio comunque eventi nei dintorni. Sta diventando piuttosto stressante.

Nihal, una ragazza tredicenne, è la protagonista della tua trilogia fantasy sul Mondo Emerso. Una ragazza che, per difendere gli innocenti dal potere di un Tiranno, diventa una vera guerriera. Che cosa rappresenta nel mondo reale e perché l’hai voluta rappresentare con gli occhi viola e i capelli blu?

Per quel che riguarda l’aspetto fisico, ci sono due ispirazioni: una è Naima del film Nirvana, interpretata da Stefania Rocca, che è una hacker coi capelli azzurri. Il resto probabilmente viene dagli anime che vedevo da bambina, in cui tutti i personaggi avevano i capelli colorati. Nihal vuole rappresentare principalmente il mio percorso durante l’adolescenza, ovviamente sotto metafora, e si rivolge a tutti coloro, soprattutto giovani, che stanno cercando la propria strada, che cercano di costruirsi come persone; è in fin dei conti una battaglia, contro di noi e contro il mondo.

Da poco è uscito il tuo primo romanzo giallo: “La luce delle stelle”. Abbandoni, magari solo momentaneamente, il mondo fantasy per entrare in un recinto letterario nuovo. Che cosa ti ha spinto a compiere questo passo?

L’idea mi è arrivata da Chiara Valerio, che un anno e mezzo fa circa mi aveva mandato un messaggio Whatsapp chiedendomi se mi andasse di scrivere un giallo con protagonista un astronomo. Avevo già parzialmente sperimentato col giallo in alcuni dei miei libri, e quindi ho pensato di buttarmi; inoltre, era parecchio che volevo raccontare tutta una serie di riflessioni che ho fatto in questi anni sull’ambiente della ricerca, e che ovviamente non avevano potuto trovare spazio in un fantasy.

Quest’anno sarai la madrina della terza edizione del Festival della Letteratura per ragazzi di Rocca Priora. Che cosa significa per te e quale messaggio vorresti lasciare ai piccoli lettori?

È un onore, soprattutto perché è nel territorio in cui abito e al quale mi piace sempre restituire qualcosa di quanto mi ha dato in questi ultimi anni. Ai bambini e ai ragazzi consiglierei di leggere tutto quello che amano, senza vergognarsi, anche se gli adulti lo criticano: la lettura è una cosa che facciamo nel nostro tempo libero ed è soprattutto un piacere.

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Last Updated on 25 Maggio 2024 by Autore G

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