L’acqua come alimento

L’acqua come alimento

Carissimi lettori, in questo articolo vorrei si discutere dell’importanza dell’acqua, come alimento. L’acqua è importante, perché il nostro corpo è costituito per il 70% di acqua. Durante la nostra vita, consumiamo l’equivalente di acqua pari a circa 600 volte il nostro peso corporeo. Soddisfare il fabbisogno di bere è una necessità irrinunciabile. Sebbene non fornisca energia, l’acqua è un elemento fondamentale per soddisfare tutte le esigenze fisiologiche e nutrizionali di ogni individuo.

Tutte le cellule del nostro corpo hanno bisogno di acqua per esplicare le loro funzioni vitali. I nutrienti, l’ossigeno, i prodotti di rifiuto sono trasportati da sangue e sistema linfatico, che sono costituiti prevalentemente da acqua. Le funzioni vitali delle nostre cellule necessitano di acqua.

L’acqua prende parte a tutti i processi metabolici del nostro corpo ed è utilizzato come straordinario solvente per numerose sostanze chimiche. L’acqua è utilizzata per regolare il volume cellulare, la temperatura corporea e le funzioni digestive. Non bere per due o tre giorni compromette la sopravvivenza; la disidratazione del 10 % dell’organismo comporta seri problemi e, se la disidratazione arriva al 20-30%, si rischia la morte. Un eccesso di acqua, anche, può portare a compromissione seria delle funzioni vitali, soprattutto per la diluizione del sodio nei fluidi biologici. In alcuni disturbi psichiatrici e nell’anoressia nervosa, ad esempio, l’eccesso di acqua bevuta può portare alla morte per diluizione dei soluti. Si possono bere la massimo 9,5 litri di acqua al giorno. Superata questa soglia, possono insorgere problemi per la salute.


La normativa italiana identifica 4 macro-categorie d’acqua: lievemente mineralizzate, oligominerali, minerali, ricche di sali minerali. La classificazione viene fatta in base ai valori di residuo fisso, ovvero la quantità di sali che si depositano. Se il valore di residuo fisso è inferiore a 50 mg/litro, l’acqua è minimamente mineralizzata, fino a 500 mg/litro si parla di acqua oligominerale, da 500 a 1000 mg/litro l’acqua è minerale. Le acque che superano questi ultimi valori sono, in genere, utilizzate con funzioni terapeutiche e non adatte al consumo abituale. Le acque oligominerali sono povere di sali, in particolare sodio, ma anche calcio, potassio e magnesio: leggere e digeribili, sono perfette per il consumo quotidiano e aiutano a combattere la ritenzione idrica, stimolando la diuresi. Le acque minerali, al contrario, possono essere utili per reintegrare i sali persi a causa dell’eccessiva sudorazione.

L’acqua va selezionata accuratamente, in base alle sue qualità ed in relazione alle proprie esigenze fisiologiche e biologiche. Questo è valido, soprattutto, quando si è affetti da patologie, in quanto l’acqua è in grado di restituire importanti benefici all’intero organismo. Ad esempio, per chi ha problemi di digestione è consigliabile un’acqua bicarbonata; per combattere la stipsi si consiglia un’acqua clorurata, l’acqua ricca in calcio è utile per le donne in menopausa. La scelta della giusta acqua fa la differenza, anche, durante un percorso dietetico.
A presto!


Dott.ssa Cristina Mucci
Biologa Nutrizionista

Last Updated on 24 Maggio 2021 by Redazione 2

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