La plagiocefalia nel neonato

La plagiocefalia nel neonato

Che cos’è?
La plagiocefalia è una deformazione del cranio del neonato, definita anche funzionale o posizionale poiché dipende da fattori o forze esterne a cui può andare incontro il bambino prima, durante e/o dopo la nascita.

Da cosa è bene distinguerla?
Bisogna differenziarla dalla craniostenosi o plagiocefalia sinostosica o suturale in cui la deformità cranica dipende dalla fusione precoce, ossia prima del tempo fisiologico, di una o più suture craniche. In questo caso si ha un’asimmetria della testa e della faccia del neonato a cui segue anche uno sviluppo anomalo del cervello, con conseguente ritardo mentale. Questo tipo di asimmetria cranica è di appannaggio medico e deve essere distinta dalla plagiocefalia funzionale, non sinostosica (ovvero senza fusione prematura delle suture craniche) di cui sopra, attraverso delle indagini strumentali come l’ecografia o secondo quanto consigliato dal medico.

Quali sono le cause della plagiocefalia funzionale o posizionale?
Tra le eventuali cause elenchiamo: la nascita prematura, la primarietà, un travaglio difficile e/o prolungato, un mal posizionamento fetale alla nascita, come la presentazione podalica, l’uso di forcipe o ventosa, gravidanze gemellari, malformazioni uterine come un utero bicorne. Viene definita anche posizionale perché dopo la nascita, il mantenimento della posizione supina del neonato prolungato nel tempo e quindi non solo durante il sonno (come indicato dall’ “OMS”, organizzazione mondiale della sanità), può contribuire all’appiattimento della parte occipitale del cranio.
È anche vero che non tutti i bambini che vengono posizionati per tanto tempo a pancia sopra sviluppano una plagiocefalia funzionale; ciò a significare che la causa risiede in qualcosa che è accaduto prima.

Cosa può comportare la plagiocefalia funzionale?
Non è ragionevole esprimere con certezza le conseguenze di tipo neurologico e/o cognitivo della plagiocefalia funzionale. Possiamo però dire che il trattamento osteopatico può prevenire non solo le anomalie della forma del cranio ma anche disturbi cranio-facciali come quelli uditivi, visivi, della masticazione, della suzione, della digestione (reflusso gastro-esofageo, rigurgiti a getto frequenti, coliche) del linguaggio, del sonno, ritardi psico-motori, problematiche dell’attenzione ma anche  della postura generale, come le scoliosi, e il torcicollo.

L’osteopatia può fare qualcosa?
Sì, l’osteopatia si occupa delle plagiocefalie funzionali o posizionali, utilizzando delle tecniche dolci e non dolorose sul cranio, sul bacino e sulla colonna del bambino.

E i genitori possono aiutare il loro bambino?
Non è da sottovalutare il ruolo dei genitori e quindi la loro gestione a casa del bambino, perché per molto tempo impegnati con il/la figlio/a. Si consiglia loro infatti di cambiare spesso la posizione del neonato, sul fianco, pancia a pancia con la mamma o con il papà, di allattarlo sempre da entrambi le parti, di stimolarlo alla posizione prona sotto l’attenzione del genitore, come nel cambio del pannolino.

Last Updated on 28 Marzo 2021 by

Redazione 2

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