Grottaferrata, PD su beni confiscati ed ex Bazzica

Grottaferrata, PD su beni confiscati ed ex Bazzica

Grottaferrata – “Alla data odierna, secondo i dati rilevati dal sito Confiscatibene.it, risultano assegnati al Comune di Grottaferrata n.12 immobili confiscati alla criminalità organizzata: 6 ville, 5 garage o locali assimilati e 1 immobile ad utilizzo commerciale. Le ultime assegnazioni risalgono al 2018 e sono una Villa a Colle delle Ginestre e il locale annesso” scrive il PD Grottaferrata.

“Riproponendoci di verificare in seguito il reale utilizzo dei beni sopracitati facendo richiesta specifico all’Amministrazione Comunale, vogliamo al momento riflettere sulla struttura dell’Ex Bazzica che si è trasformata in ulteriore luogo dell’abbandono e che continua ad essere un mistero per i cittadini di Grottaferrata. L’immobile requisito alla criminalità organizzata è a disposizione del Comune e di tutta la Comunità locale dal 2010. L’utilizzo progettato dalla Giunta Mori nel 2012, con relativa richiesta di finanziamento per la riqualificazione, destinava la struttura dell’ex Bazzica a servizi con finalità sociale con l’obiettivo di migliorare l’insieme di servizi sociali e culturali offerti ai cittadini”.

“Il progetto si basava su una prospettiva di inclusione a livello territoriale con la nascita del ”Polo della disabilità”, frutto di un lavoro di rete tra Comune e Associazioni di volontariato o del Terzo settore, tra cui la Comunità di Capodarco. Il progetto avrebbe consentito l’avvio sperimentale di nuovi servizi sociali creando la prima realtà distrettuale per il ”Dopo di noi”, offrendo così un punto di riferimento per molte famiglie di Grottaferrata e non solo”.

“Nel 2017 la giunta Andreotti ha richiesto all’Agenzia Nazionale per i beni confiscati l’autorizzazione ad adibire l’intera struttura ad un utilizzo diverso dalla prima destinazione. Secondo la legislazione italiana sulla confisca, in seguito all’assegnazione, il bene deve essere riutilizzato per fini sociali. In coerenza con tale disposizione, oggi molti beni in Italia e nel Lazio hanno iniziato effettivamente una nuova vita all’insegna del “beneficio per la società”: case di riposo, case di accoglienza per donne vittime di violenza domestica, ricoveri per senzatetto, biblioteche, strutture sportive. Ad oggi nessuno conosce l’utilizzo richiesto dall’Amministrazione Andreotti e tutti assistiamo al degrado in cui versa la struttura, diventata nel tempo una impropria isola “ecologica” dove vengono conferiti rifiuti dalla Società che gestisce il servizio di raccolta a Grottaferrata” prosegue il PD Grottaferrata.

Il Sindaco, dopo 4 anni, non è stato in grado di definire, insieme alla sua maggioranza, un progetto serio per riqualificare l’immobile della Ex Bazzica e garantire servizi utili per i cittadini. Veniamo a conoscenza però, cosi come si evince dalla proposta di delibera di CC. N.28 del 19.03.2021. in discussione nel prossimo consiglio, che il Comune di Grottaferrata si avvarrà della collaborazione di un consulente (per un costo di 10.000,00 euro), vista la necessità di specifico supporto giuridico-amministrativo relativo all’utilizzo e valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata”.

“Oltre a chiederci per quale motivo l’attuale maggioranza non abbia ritenuto opportuno proseguire con il progetto iniziale del 2012 per la ex Bazzica, vogliamo ricordare al Sindaco che per l’utilizzo dei beni confiscati non servono consulenze a pagamento, ma è necessario ed urgente ripartire dalla co-progettazione, avviando una stretta collaborazione con le Associazioni e le realtà del terzo settore che operano nel territorio sia di Grottaferrata che di tutto il distretto sociale, una progettazione partecipata per pianificare nuovi servizi e relative modalità di gestione”.

“Le amministrazioni, infatti, possono decidere se gestire direttamente il bene o assegnarlo alla comunità, attraverso realtà come gruppi giovanili, organizzazioni volontaristiche, cooperative, centri terapeutici e riabilitativi per tossicodipendenti, associazioni per la protezione ambientale. L’assegnazione deve essere naturalmente gratuita e rispettosa dei principi di trasparenza, adeguata pubblicità ed equo trattamento. La realtà è che dopo 4 anni la struttura della ex Bazzica è diventata un altro luogo abbandonato e i cittadini attendono risposte ed azioni concrete per destinare questo e gli altri immobili confiscati ad uso sociale a favore dell’intera comunità. Lo stato attuale della bazzica”.

Last Updated on 21 Aprile 2021 by

Redazione 2

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