Grottaferrata, condannato il comportamento dell’amministrazione sul caso ex Bazzica

Grottaferrata, condannato il comportamento dell’amministrazione sul caso ex Bazzica

Grottaferrata – Riportiamo di seguito il comunicato congiunto delle forze di opposizione consiliari ed extra consiliari di centro sinistra a Grottaferrata (PD – FARE RETE –  ITALIA VIVA –  GRUPPO CONSILIARE MISTO – GROTTAFERRATA SOSTENIBILE, – ARTICOLO 1 – EUROPA VERDE) di condanna del comportamento tenuto dall’Amministrazione comunale sul tema dell’ex Bazzica, bene confiscato alla mafia.

Come forze di centro sinistra esprimiamo forti critiche sulle scelte e le modalità seguite dal l’Amministrazione sul caso ex-Bazzica, bene confiscato alla criminalità organizzata e che, in base alla normativa vigente (l. n.109 del 1996, in parte aggiornata con l. n.132 del 2018) deve essere restituito alla comunità attraverso l’impiego per scopi sociali o istituzionali”. 

La legge prevede anche che gli enti locali assegnatari possano gestire direttamente questo tipo di beni oppure assegnarli in concessione, a titolo gratuito, ad associazioni del terzo settore seguendo le regole della massima trasparenza amministrativa”.

Sappiamo tutti che anche a Grottaferrata sussistono, oltre l’ex Bazzica,  diversi immobili confiscati alla criminalità organizzata rimasti per lo più ancora inutilizzati e spesso in evidente stato di degrado”.

giugno

Lo sappiamo perché, seppur in ritardo, alcuni mesi fa l’elenco di questi beni è stato pubblicato sul sito del Comune (obbligo legislativo), e lo sappiamo perché lo scorso 23 giugno lo stesso Comune ha organizzato sul tema un convegno che il Sindaco ha concluso con queste parole: “Con oggi abbiamo messo insieme tutti gli elementi utili a seguire un progetto da condividere con la città, il terzo settore e da calare nei contesti specifici dei beni confiscati dei quali disponiamo”.

Aggiungiamo che, lo scorso maggio, a seguito della pubblicazione della delibera di Giunta n 107, abbiamo tutti inaspettatamente appreso che l’Amministrazione aveva già deciso la riqualificazione dell’immobile di Viale Kennedy e richiesto un finanziamento ministeriale in base alla Legge 160/2019″.

Nessuna indicazione in Delibera sul possibile utilizzo, tranne il fatto che, uno degli allegati alla stessa, conteneva il progetto di una struttura ricettiva con 24 posti letto”.

Solo il 28 giugno, nel corso del Consiglio Comunale nel quale si affrontava il tema della variazione di bilancio collegata al progetto di ristrutturazione della ex-Bazzica è emerso che la destinazione di questo immobile era stata già definita e cioè farne un “ostello per i giovani”, eventualmente in “autogestione”. 

Destinazione definita da chi? E soprattutto con chi?

Non con la maggioranza, o almeno non tutta, stando alle recenti (condivisibili) dichiarazioni della Presidente del Consiglio Comunale”.

Non con l’Assessore competente che, pochi giorni prima, intervenendo al Convegno aveva affermato: “Il Comune di Grottaferrata ha ipotizzato di costituire un tavolo di lavoro con gli Enti del Terzo settore avvalendosi delle forme di co-programmazione e co-progettazione” al fine di definire “specifici progetti di servizio o di intervento diretti a soddisfare bisogni definiti”. Senza tuttavia accennare per nulla alla decisione assunta dalla Giunta con la Delibera n.107″.

“Non nelle Commissioni consiliari, né in Consiglio Comunale, sebbene scelte di questo tipo, per la finalità sociale che le caratterizza, dovrebbero basarsi sulla massima condivisione, anche al fine di garantire al progetto stabilità e durata nel tempo”.

“Ma soprattutto, non con la cittadinanza, né con le realtà del Terzo Settore presenti e attive a Grottaferrata”.

Il Comune ha “dormito” sul destino della Bazzica per quattro anni, per riscoprire solo oggi, nell’anno preelettorale, l’urgenza di una soluzione”.

Come forze politiche di opposizione consiliari ed extraconsiliari, nel denunciare l’ennesima prova di incapacità amministrativa dell’attuale Giunta, condanniamo l’assoluta mancanza di condivisione del progetto nelle sedi istituzionali e riteniamo l’assenza di confronto con la cittadinanza e con le realtà del Terzo Settore una mancanza ancor più grave e inaccettabile”.

Trattandosi di beni sequestrati alla malavita organizzata, il dibattito con la cittadinanza significa presa di coscienza della gravità del fenomeno criminoso e della necessità di restituirne il frutto alla società”.

L’ascolto dei cittadini e di tutti coloro che quotidianamente si confrontano con la necessità di tutelare le fasce più deboli della popolazione e di combattere ogni forma di discriminazione basata sul reddito, la nazionalità, il sesso o la religione è quindi un passaggio fondamentale e imprescindibile”. 

Se questa Giunta ha deciso di saltare questo passaggio, qualcun altro dovrà farlo… e noi non ci tireremo indietro”.

Last Updated on 11 Luglio 2021 by

Redazione 2

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