Gioco online, la riforma diventa realtà

Gioco online, la riforma diventa realtà

Via libera, da parte del Consiglio dei Ministri, al nuovo assetto normativo previsto dal decreto legislativo «Disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza». Una pagina che sa di storia per il gioco online, che da tempo chiedeva un pacchetto di leggi che potesse rendere al passo con i tempi la sua filiera.

Una filiera che si fa sentire forte anche nella nostra regione, al quarto posto in Italia per quanto riguarda i numeri di conti aperti online. Se il primo posto è della Campania, con il 16%, e il secondo posto invece è della Lombardia, con una percentuale superiore al 13%, sul terzo gradino del podio a pochissima distanza dal Lazio c’è la Sicilia, con l’11%, mentre la nostra regione si assesta intorno al 10%. Una vocazione al gambling, soprattutto online, che è ben rappresentata da queste statistiche, contenute all’interno del Libro Blu di ADM, la pubblicazione annuale che fotografava la situazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, con particolare riguardo al settore dell’azzardo.

Numeri in crescita, sia per quanto riguarda il pubblico sia per gli introiti, che hanno reso necessaria la riforma. Negli ultimi anni, infatti (precisamente tra il 2019 e il 2023) c’è stata una crescita del 127% della raccolta online, passando da 36,4 e 82,5 miliardi di euro. È per questo che il nuovo bando di gara ha portato a 7 milioni di euro il costo delle licenze. Un costo che permetterà il rilascio, secondo quanto si legge in questo approfondimento di Giochi di Slots, di «50 concessioni, con versamenti all’erario pari a 350 milioni euro nel 2025, di cui 200 milioni all’atto di aggiudicazione e 150 milioni all’atto della effettiva assunzione del servizio del gioco da parte dell’aggiudicatario».

Altra novità, non inserita nella prima bozza, è quella relativa alle prossime assegnazioni del Lotto e dei Gratta & Vinci. Si partirà da una base d’asta di 1 miliardo di euro, per una concessione che per il Lotto scadrà nel 2025 mentre quella dei Gratta & Vinci addirittura nel 2028. Un nuovo giro d’affari, insomma, che potrebbe garantire all’erario dello Stato nuova linfa e nuove entrate, da settore che da sempre partecipa ampiamente al flusso di tasse.

Ma come verranno spesi questi nuovi fondi? Stando al parere degli esperti, il Governo guidato da Giorgia Meloni vorrebbe utilizzare i soldi derivati dalle concessioni per il taglio delle tasse: l’esecutivo, infatti, ha come obiettivo quello di ricavare 15 miliardi, fondamentali per riuscire a prorogare il taglio del cuneo e l’Irpef a 3 aliquote anche il prossimo anno. I prossimi passaggi, poi, saranno quelli della lotta all’evasione fiscale e al riciclaggio, in una sfida continua per rendere il settore del gioco sempre più sicuro e responsabile. E per poter garantire alle casse dello Stato un’entrata sicura.

Last Updated on 20 Marzo 2024 by Redazione 2

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