Comitato Aeroporto Ciampino respinge bozza regolamento ENAC. Comunicato Stampa

Comitato Aeroporto Ciampino respinge bozza regolamento ENAC. Comunicato Stampa

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Comitato Aeroporto Ciampino

Ciampino, 20 maggio 2024 – Dichiarazione del CRIAAC Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino dopo la presentazione di osservazioni alla bozza di
Regolamento proposto da ENAC sul rumore aeroportuale.

Dopo aver reso pubbliche le intenzioni dell’ENAC, all’inizio di aprile scorso, riguardo al tentativo di
approvazione di una bozza di Regolamento che stravolge le regole con cui è stato gestito in Italia il
tema molto spinoso del rumore aeroportuale, come Comitato per la Riduzione dell’Impatto
Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino (CRIAAC)
abbiamo successivamente inviato le nostre
osservazioni, ad ENAC e a tutti gli organismi istituzionali interessati al tema del rumore e richiamati
dalle diverse norme, a partire dalla L. 447/1995 e seguenti, per impedire l’approvazione formale
del documento.”
In conclusione, con le nostre Osservazioni abbiamo richiesto a ENAC di ritirare la sua bozza di
Regolamento. Infatti, non riteniamo che il Consiglio di Amministrazione di ENAC o l’Ente stesso
abbiano titolo per l’emanazione di norme – per quanto di natura tecnica – che superino i poteri
conferiti ad un Ente tecnico di secondo livello, come ENAC, e che andrebbero in conflitto con
l’Autorità ed i diritti dei Ministeri, come il Ministero dell’Ambiente e quello della Salute, competenti
in materia di Ambiente e Salute.
Al contrario, ENAC e il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, da cui ENAC dipende, non hanno
alcuna competenza in tali campi.
Ricordiamo inoltre, che in rete è reperibile la sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite n.
23031 del 2 novembre 2007 che, in modo chiarissimo, indica come il “Regolamento” proposto da
ENAC possa al massimo avere valore di semplice circolare interna all’Ente senza alcun valore
all’esterno dei confini di ENAC.
Sentenza Cassazione a Sezioni Unite n. 23031 del 2 novembre 2007:
(https://def.finanze.it/DocTribFrontend/decodeurn?urn=urn:doctrib::SEN:2007;23031)
La riduzione di 1/3 dei voli a Ciampino e altre misure di mitigazione ambientale, come la limitazione
del volo notturno, erano state disposte nel 2018 con un decreto dell’allora Ministro dell’Ambiente
Costa, perché il rumore superava i livelli di legge previsti. L’ENAC (Ente Nazionale dell’Aviazione
Civile, organismo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) fece, insieme alle compagnie
aeree, una strenua resistenza ma dovette applicare il Decreto.
Adesso ENAC, ancora una volta, prova con una sua bozza di regolamento a prendere in mano tutte
le decisioni di mitigazione ambientale per gli aeroporti, scavalcando ogni legittima competenza di
Ministeri, Regioni e Comuni relativa all’ambiente e alla salute.
Nella sua proposta di decreto stabilisce che “Le restrizioni operative” (ad esempio quelle introdotte
dal D.M. 345 del 18/12/2018 “Decreto Costa”), “anche se già introdotte alla data di entrata in vigore
del presente Regolamento, sono sottoposte ad una nuova valutazione concernente la loro concreta
idoneità a contenere il rumore aeroportuale. Tale verifica può condurre anche alla modifica o alla comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino (CRIAAC)
https://www.comitatoaeroportociampino.eu Facebook: comitato aeroporto Ciampino
twitter: Comitato Ciampino@CiampinoCRIAAC [email protected]
revoca del provvedimento adottato, periodicamente e ogni volta in cui si verifichi un evento tale da
giustificare un nuovo apprezzamento.”
Quindi ENAC pretenderebbe di poter cancellare, a suo piacimento e in qualsiasi momento, anche il
Decreto Costa.
Contro questo colpo di mano il CRIAAC ha presentato osservazioni:

(https://comitatoaeroportociampino.files.wordpress.com/2024/05/modulo-osservazioni-comitato-
criaac-a-enac.pdf ), e analoghe osservazioni sono state inviate da tutti i comitati italiani che si

occupano di contenere l’inquinamento prodotto dagli aeroporti. Anche L’ANCAI (Associazione
Nazionale Comuni Aeroportuali Italiani) e i Comuni di Ciampino e Marino hanno fatto la loro parte.
Oltre a quanto esposto, nelle premesse della sua “bozza di Regolamento” Enac vorrebbe anche farsi
interprete delle Norme della UE, in particolare del Regolamento (UE) n. 598 del Parlamento europeo
e del Consiglio del 16 aprile 2014, che istituisce norme e procedure per l’introduzione di restrizioni
operative ai fini del contenimento del rumore negli aeroporti dell’Unione aventi un traffico
superiore a 50.000 movimenti di velivoli per anno di calendario e introduce il criterio di “approccio
equilibrato” per l’introduzione di tali restrizioni. Ma i Regolamenti Europei non hanno certo bisogno
delle interpretazioni di ENAC dato che sono immediatamente applicabili a tutti gli Stati della UE
appena pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale Europea. Inoltre, ENAC non ha le caratteristiche di
“terzietà” richieste, dato che i suoi introiti dipendono anche dai servizi resi agli operatori
aeroportuali e alle compagnie aeree. Quindi più si vola più ENAC guadagna.
(I bilanci di ENAC: https://enac.portaleamministrazionetrasparente.it/pagina730_bilanci.html )
Al paragrafo 4 di pagina 5 della “bozza di Regolamento” pubblicata da ENAC sul proprio sito e con
riferimento al Regolamento (UE) n. 598/2014, è riportato:
“con nota n. 6513 del 15 febbraio 2017, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha designato
l’ENAC quale Autorità nazionale competente per la procedura da seguire nell’adozione di restrizioni
operative ai sensi dell’art. 3, par. 1, del suddetto Regolamento (UE); la nomina è avvenuta tenuto
conto sia delle funzioni esercitate da questo Ente ex art. 2 del decreto legislativo 25 luglio 1997 n. 250
sia dei compiti allo stesso già assegnati dalla preesistente disciplina in materia di contenimento del
rumore aeroportuale;”
La Nota n. 6513 del 15 febbraio 2017 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, citata nelle
premesse a supporto della decisione del Consiglio di Amministrazione ENAC in riferimento alla
necessità del nuovo Regolamento proposto da ENAC, non è reperibile negli strumenti di trasparenza
degli atti amministrativi online e quindi non rispetta i diritti fissati per la Cittadinanza Digitale né,
tanto meno, è pubblicata da ENAC in allegato alla sua “bozza di Regolamento”, di conseguenza,
riteniamo che sia una semplice nota interna di indirizzo da non considerarsi (e da non citare) come
atto amministrativo valido.
Link alla “bozza di regolamento” di ENAC:

( https://www.enac.gov.it/la-normativa/normativa-enac/consultazione-normativa/bozza-
regolamento-recante-disposizioni-sul-contenimento-dellinquinamento-acustico-nellintorno ) comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino (CRIAAC)
https://www.comitatoaeroportociampino.eu Facebook: comitato aeroporto Ciampino
twitter: Comitato Ciampino@CiampinoCRIAAC [email protected]
Ma questa non è la prima volta che ENAC tenta di scavalcare le Autorità competenti e di arrogarsi,
immotivatamente, il diritto di prenderne il posto.
Già nel 2006 l’Ufficio Legislativo del Ministero dell’Ambiente dovette intervenire con una
comunicazione prot. DSA-2006-0028990 del 10/11/2006, indirizzata a ENAC, Ministero dei Trasporti
e Ministero della Difesa sul tema “D.M. 31 ottobre 1997 recante Metodologia di misura del rumore
aeroportuale – impronta acustica aeroporto di Ciampino”, Per chiarire che, in base alla Norme
vigenti, le riduzioni del rumore si potevano fare solo “sui voli civili“, ma il rumore aeroportuale
complessivo si doveva misurare conteggiando tutto il rumore prodotto nell’aeroporto da tutti gli
aerei durante le 24 ore.
Analogo episodio avvenne nel 2012, quando la Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali
dello stesso Ministero dell’Ambiente, con una sua comunicazione U.prot DVA-2012-0022698 del
20/09/2012, indirizzata a ENAC, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e alla Regione
Piemonte (Regione capofila in materia ambientale), dovette addirittura diffidare ENAC dal
diffondere presso le Commissioni Aeroportuali di tutti gli aeroporti le circolari ENAC APT 26 e APT
26A “si diffidano pertanto le direzioni aeroportuali, in qualità di presidenti delle Commissioni
aeroportuali, a voler imporre alle Commissioni stesse, in difformità dalla normativa vigente, le
prescrizioni contenute nelle due succitate circolari”
Confidiamo, come sta avvenendo, nella netta reazione di tutte le Istituzioni nazionali, regionali e
comunali alle quali compete l’onere della tutela delle tematiche legate ad Ambiente e Salute, per
sventare questo ennesimo colpo di mano di ENAC che vorrebbe stravolgere le Norme e le
competenze di chi è preposto alla gestione del rumore aeroportuale, al fine di annullare
definitivamente questa procedura di ENAC, a nostro avviso, azzardata e priva di basi”.
In modo particolare chiediamo al Ministero dell’Ambiente (oggi Ministero dell’Ambiente e della
Sicurezza Energetica) di intervenire ancora una volta, come già avvenne nel 2006 e nel 2012, per
ricondurre ENAC al rispetto delle Norme esistenti.

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Last Updated on 24 Maggio 2024 by Autore P

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