Ciampino, Diritti in Comune: “Regolamento Beni Comuni, garantire partecipazione dei cittadini”

Ciampino, Diritti in Comune: “Regolamento Beni Comuni, garantire partecipazione dei cittadini”

Ciampino – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Diritti in Comune in merito alla volontà dell’amministrazione di realizzare un Regolamento sui Beni Comuni Urbani a Ciampino.

“La rivendicazione sui beni comuni per combattere l’abbandono e la privatizzazione degli spazi pubblici è una delle priorità che da sempre ha contraddistinto il territorio ciampinese. Forse una delle più caratterizzanti e, al contempo, meno ascoltate da parte delle amministrazioni che hanno governato la città. Una di quelle che Diritti in Comune ha spontaneamente e pienamente promosso e sostenuto, mettendosi a servizio delle realtà del territorio che denunciavano la necessità di un drastico cambio di paradigma nella gestione del patrimonio comunale.

grafiche aprile

Ieri pomeriggio, con un costruttivo dibattito organizzato da Officine Civiche, Legambiente Appia Sud e Ciampino Bene Comune, insieme ad importanti ospiti e alle cittadine e ai cittadini di Ciampino, è stata affrontata in Sala consiliare la discussione intorno alla necessità di adottare un Regolamento sui Beni Comuni Urbani.
Nel corso di questa iniziativa, abbiamo appreso che l’Amministrazione sta già lavorando su una bozza di regolamento. Nel nostro territorio esistono e agiscono conoscenze diffuse che già stanno chiedendo alla Sindaca e all’Amministrazione di essere da subito coinvolte per diventare parte attiva nella stesura della bozza di regolamento, che dovrà essere discussa pubblicamente e presentata alla città per spiegarne il senso profondo, oltre che per raccogliere osservazioni.

Un processo che noi di Diritti in Comune immaginiamo ambizioso, in grado di coinvolgere e fare conoscere le opportunità a tutte le realtà associative del territorio e ai cittadini, oltre che alle solite forze politiche. Un vero percorso di partecipazione attiva che solo alla fine si concluderà con la discussione in consiglio comunale. Non siamo disposti ad accettare documenti calati dall’alto: c’è bisogno di partecipazione e democrazia sin dalla produzione del regolamento, e l’esperienza di chi in giro per l’Italia ha già fatto questo lavoro può essere una ricchezza da valorizzare. Amministrazione condivisa, come è stato ribadito ieri, significa anche un cambio di paradigma in ordine politico: chi amministra cede un pezzetto del suo potere decisionale e la cittadinanza se ne riappropria.”

Last Updated on 17 Settembre 2022 by AutoreL

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