Ariccia, ricordato il grande alpinista viaggiatore Damiano Marinelli

Ariccia, ricordato il grande alpinista viaggiatore Damiano Marinelli

E’ stato presentato ad Ariccia il libro dell’architetto Francesco Petrucci storico dell’arte e scrittore di storia antica, dedicato all’illustre concittadino.

Ariccia – In occasione dei 180 anni trascorsi dalla nascita di Damiano Marinelli (Ariccia 1843 – Macugnaga 1881), viaggiatore, geografo e tra i padri dell’alpinismo italiano, il Comune di Ariccia ha promosso la pubblicazione di un libro curato e scritto dall’architetto Francesco Petrucci, storico dell’arte e scrittore di storia antica, dedicato all’illustre concittadino.

Il volume, dal titolo Diario di Damiano Marinelli (1843-1881) alpinista e viaggiatore, edito da Arti Grafiche Ariccia, ospita, oltre al diario inedito dell’alpinista, due saggi di Francesco Petrucci, un profilo biografico di Marinelli a cura di Emanuela Marinelli e suoi scritti autografi pubblicati tra il 1876 e il 1881 sul “Bollettino del Club Alpino Italiano”.  

L’escursionista ariccino era tragicamente deceduto a soli trentotto anni l’8 agosto 1881 durante l’ascesa della parete est del Monte Rosa, travolto in conseguenza di un’enorme slavina assieme a due guide alpine, tanto che dopo tale tragedia pervenne addirittura in Parlamento la proposta di abolire l’alpinismo.

Dal diario inedito emergono i vasti interessi culturali di Marinelli, che contribuiscono a delineare a tutto tondo la sua complessa figura, come fine intellettuale oltre che sportivo di prim’ordine. Il manoscritto è stato messo a disposizione dagli eredi, che ne hanno consentito con entusiasmo la pubblicazione.

Al momento della scomparsa, l’insigne scalatore godeva di un prestigio e di una fama incontestata. In occasione del Congresso degli Alpinisti Italiani tenuto a Milano dal 29 agosto al 2 settembre 1881, la sua figura fu commemorata nientemeno che da Quintino Sella, scienziato ed ex Ministro delle Finanze, allora presidente del C.A.I. Persino il sacerdote Achille Ratti, provetto alpinista, poi divenuto papa con il nome di Pio XI, ricordava con commozione nei suoi scritti molti anni dopo la nobile figura dello scalatore.

Marinelli è considerato in effetti un vero mito per tutti gli appassionati di escursionismo e ascese montane, dichiara Petrucci nel suo intervento, come conferma la presenza di rifugi e siti alpestri a lui intestati, come quelli sul complesso del Bernini e sul Monte Rosa, oltre alle ripetute citazioni nella vasta bibliografia sull’argomento. Presso il Cimitero Comunale si conserva il suo elegante monumento funebre, formato da un basamento rivestito in marmo di Carrara, che sul fronte principale accoglie un clipeo con il ritratto di profilo in un ovale di Marinelli, costruito nel 1881“.

Il 18 marzo 2000 in sua memoria, su lodevole iniziativa di Mario Leoni, gli fu dedicata una giornata di studi tenuta a Palazzo Chigi e venne collocata una lapide presso la sua tomba. Alla manifestazione partecipò anche Teresio Valsesia, illustre giornalista, scrittore e alpinista, che è stato anche vice presidente del CAI.

Il successivo 30 luglio, sempre su impulso di Leoni, una delegazione di ariccini, accompagnata dal CAI di Macugnaga e da rappresentanti delle rispettive amministrazioni comunali, si recò a Macugnaga per ascendere al Monte Rosa ad apporre una lapide al famoso Rifugio Marinelli

Sabato scorso 20 maggio alle ore 18,00, in occasione dei 180 anni trascorsi dalla nascita di Marinelli, in accordo con i discendenti della famiglia, si è tenuto presso Palazzo Chigi ad Ariccia una giornata commemorativa, presentando il volume, edito su iniziativa del sindaco Gianluca Staccoli. Grazie anche al contributo della Banca di Credito Cooperativo dei Castelli Romani e del Tuscolo, e alla sensibilità del presidente Domenico Caporicci e del direttore Francesco Manganaro.

Last Updated on 23 Maggio 2023 by AutoreL

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