Ariccia, Don Salimbeni partecipa all’iniziativa “Economia Sospesa”

Ariccia, Don Salimbeni partecipa all’iniziativa “Economia Sospesa”

Ariccia – Don Antonio Salimbeni, parroco della chiesa centrale ariccina, ha voluto rivolgere un saluto ai partecipanti dell’evento “Economia sospesa” organizzato ieri dalla Laudato Si Castelli Romani, presso l’ Horatorium di Via Silvia.

La lettera di Don Antonio Salimbeni per l’evento di Ariccia

Carissimi,
sono lieto di avervi potuto dare il benvenuto nella nostra comunità di Ariccia e vi ringrazio di cuore per aver organizzato questa iniziativa su un tema così importante. Ringrazio di cuore il dottor Salvia che ha voluto portarci la sua esperienza e proporci azioni concrete che mirano a trasformare, giorno per giorno, la nostra realtà. Ringrazio tutti voi che siete qui presenti e che avete voluto dare un segno di interesse e cura, come comunità, per questi argomenti che riguardano il bene comune.

Il modello economico e di sviluppo che fino ad oggi abbiamo sostenuto si sta rivelando creatore di mostruosi disequilibri e disparità, con una sempre maggiore sofferenza dei molti e lo spaventoso strapotere dei pochi. Il filo conduttore che ispira tutto è il consumismo, quella sfrenata esigenza di prendere una cosa, usarla fino all’esaurimento e gettarla via, come rifiuto; e questo non riguarda solo i materiali, le risorse energetiche e naturali, ma spesso riguarda direttamente la persona umana, la cui dignità viene, senza ritegno, calpestata.

Sempre più assistiamo alla distruzione di posti di lavoro, alla perdita di occupazione, alla penuria di occasioni di lavoro per tutti; il lavoro non è solo un mezzo di sostentamento, ma è un fondamentale predicato della dignità dell’essere umano perché come diceva San Paolo VI, tramite il lavoro, l’uomo è capace di divenire lui stesso attore responsabile del suo miglioramento materiale, del suo progresso morale, dello svolgimento pieno del suo destino spirituale.

Come cristiani abbiamo il dovere di essere missionari anche in questi campi della vita sociale, abbiamo il dovere di incarnare il Vangelo e di mostrare una strada diversa, che si basa sulla tutela della dignità dell’uomo e sull’esercizio concreto dell’Amore secondo il comandamento di Gesù: “amatevi gli uni e gli altri come io ho amato voi”, cioè donandoci all’altro totalmente.

Vi ringrazio ancora per la presenza e vi esorto ad essere, tutti insieme, strumenti del Signore per trasfigurare, a poco a poco, questa nostra realtà in un mondo veramente a Sua immagine e somiglianza.

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Last Updated on 15 Marzo 2024 by Autore M

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