Albano, profughi ucraini alla loro messa pasquale, grazie al vescovo Vincenzo Viva, per la messa di Pasqua

Albano, profughi ucraini alla loro messa pasquale, grazie al vescovo Vincenzo Viva, per la messa di Pasqua

Albano – Il vescovo della diocesi albanense Vincenzo Viva, con la collaborazione dei padri della congregazione di San Giuseppe (dell’Istituto scolastico religioso Leonardo Murialdo), diretto da padre Alessandro Agazzi, ha dato la possibilità alla comunità greco-cattolica degli Ucraini presenti sul territorio nella diocesi di utilizzare la chiesa che si trova nello stesso Istituto Murialdo per la celebrazione della Messa domenicale.

La prima Messa è stata celebrata proprio questa mattina, alle 10, nella domenica di Pasqua da padre Kozak Oleh, conosciuto come padre Oreste del monastero Ucraino San Theodor di Castel Gandolfo dove sono ospitate una cinquantina di famiglie fuggite dalla guerra con relativi bambini e persone anziane.

In tanti questa mattina sono arrivati nel piazzale dell’Istituto Murialdo, da tutti i comuni dei Castelli Romani, da Aprilia, litorale di Ardea, Pomezia, Anzio e Nettuno, Roma, circa 230 presenti alla messa pronunciata con il rito greco cattolico bizantino. 

Moto gioioso il vescovo Vincenzo Vita, che è intervenuto all’inizio della celebrazione questa mattina per salutare i presenti, dare la sua benedizione a tutti e scambiare qualche parole di incoraggiamento con padre Oreste e padre Alessandro Agazzi . 

grafiche aprile 2022

Ringrazio i Padri Giuseppini – ha detto questa mattina il vescovo Vincenzo Viva – che hanno aperto le porte del loro istituto per consentire agli ucraini rifugiati nella nostra diocesi di avere un luogo dove poter pregare e riunirsi insieme secondo le loro usanze religiose, anche oggi che è Pasqua. Per dar loro un po’ di solidarietà, serenità e pace.”

grafiche aprile 2022

Un grazie di cuore anche a tutte le amministrazioni comunali, i cittadini, le forze dell’ordine, i volontari, i nostri religiosi, che si stanno impegnano senza posa da molte settimane per dare aiuto, sostegno e ospitalità a questi nostri fratelli vittime di una folle e spietata guerra che va fermata al più presto come invoca ogni giorno anche Papa Francesco“. 

Last Updated on 17 Aprile 2022 by

Redazione

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