Albano, Coordinamento No Inc, preoccupanti i dati di inquinamento alla discarica
Albano – “Il Coordinamento No Inceneritore – Presidio Permanente contro la Discarica segnala: in alcune foto scattare oggi intorno alle ore 13,30 si distinguono nettamente grandi pezzi di imbottiture di poltrone o divani e altre sacchette intere semplicemente schiacciate, materiale di scarto non trattato scaricato nel settimo invaso della discarica di via Roncigliano. E in un altra foto fatto ancor più preoccupante sempre di oggi, viene fotografato il momento in cui all’interno del sito di via Ardeatina, stanno iniziando a sovrabbondare al di sopra del livello dei bordi del VII invaso ormai saturo dopo 6 mesi e mezzo di sversamento di rifiuti di Roma.
In allegato anche un comunicato stampa: In data 13 settembre 2021 l’amministratore delegato della società Ecoambiente ingegner Lombardi ha inviato alla Direzione Ambiente, a quella Rifiuti e Bonifiche della Regione Lazio, ad Arpa, Comune di Albano e altri, il suo punto di vista sull’inquinamento delle falde sottostanti la discarica, citando i rapporti analitici del suo laboratorio di fiducia, Agri Bio Eco.
In sette pagine ha depennato un quindicennio di superamenti dei limiti di idrocarburi e metalli in quasi tutti i pozzi interni, strapazzato Arpa come incompetente negando la presenza degli idrocarburi cloroformio e 1,2dicloropropano in un prelievo fatto in contradditorio. Gli eccessi di inorganici e metalli li fa dipendere tutti dalla natura delle rocce, ma cita solo arsenico, fluoruri, manganese, boro e si perde per strada mercurio, alluminio, nichel, antimonio, ferro, nei pozzi I,L,G,H.
Lo zinco alle stelle nel pozzo A dipenderebbe dal serbatoio di accumulo in ferro zincato. Gli idrocarburi sarebbero colpa del “polo industriale” a monte, e così via mentendo .Ma le bugie hanno le gambe corte. Nella sua foga cancellatoria Ecoambiente “dimentica” che nel 2020 proprio il suo laboratorio di fiducia aveva certificato un’incredibile quantità di superamenti di idrocarburi e metalli in otto pozzi su dieci, diligentemente riportati nella relazione di sopralluogo redatta a giugno 2021 dall’Arpa insieme ad altri analoghi risultati dell’ente regionale.
Continua poi a contraddirsi e non sapendo come giustificare l’inquinamento decennale da 1,2 dicloropropano nel pozzo a valle F1B, attribuisce la sua presenza eccessiva al sistema di depurazione a carboni attivi messo in piedi nel 2016 da Pontina Ambiente proprio per tentare di abbatterne l’eccesso. In altri termini, caso unico, il flusso pompato dal pozzo farebbe da “concentratore” attirando più idrocarburo da altre provenienze della falda idrica.
Peccato per l’illustre amministratore che il 14 settembre, ovvero un giorno dopo l’invio del suo documento agli enti, Arpa Lazio ha fatto i prelievi su tutti i pozzi e certificato una grandinata di eccessi di mercurio, nichel, ferro, boro e manganese, di 1,2 dicloropropano in ben tre pozzi, di cloroformio in due pozzi e di cloruro di vinile in un pozzo, entrambi altamente cancerogene.” Comunicato Stampa a firma di : Coordinamento No Inc Albano – Presidio Permanente contro la discarica.
Last Updated on 8 Febbraio 2022 by
