Al Museo del Saxofono di Fiumicino, protagonisti gli Sticky Bones

Al Museo del Saxofono di Fiumicino, protagonisti gli Sticky Bones

Fiumicino – Un concerto a ritroso nel tempo, quello avuto luogo nella serata di ieri, in grado di restituire una dimensione musicale “low-fi” che riporta l’orecchio dell’ascoltatore alle origini, spesso ignorate e sconosciute, di alcuni ritmi e brani di antichi repertori. È questo il modello a cui si ispira il sound degli Sticky Bones, che sono stati protagonisti, ieri 2 marzo, alle ore 21:00, di un peculiare concerto al Museo del Saxofono di Fiumicino.

Gli stili perseguiti dagli Sticky Bones

Race Music, Classic Blues, American Roots, Hokum Songs, Barrelhouse, Stomps, Stride, Boogie Woogie, Vaudeville, sono gli stili ai quali il gruppo intende conformarsi, perseguendo quelle sonorità ruvide che si ascoltavano a tarda notte fuori dalle Barrelhouse, nei bordelli, nei Juke Joint o negli spettacoli di Vaudeville durante gli anni Venti e Trenta. Una perfetta fotografia, rigorosamente in bianco e nero, di quanto si poteva vedere e sentire in quell’America di inizio secolo, scossa dal terremoto provocato da quello che, negli anni a venire, sarebbe stato chiamato “Jazz”. 

La caratterizzazione italiana del Jazz

L’evento con gli Sticky Bones ha anche voluto ricordare come l’influenza, anche da parte delle tradizioni musicali degli emigrati italiani, fu fondamentale per caratterizzare questo genere musicale. Ad incidere il primo brano “jass” (come veniva scritto a inizio secolo) fu proprio un figlio di emigrati italiani siciliani, Nick La Rocca, che con la sua Original Dixieland Jass Band incise, nel 1917, il primo disco della storia del jazz con i brani “Dixieland Jass Band One-Step” e “Livery Stable Blues”: da lì in poi la musica in America non fu più la stessa…

Del gruppo fanno parte Mama Ines alla voce, Emiliano Federici al pianoforte, Sergio Piccarozzi a chitarra e banjo,  Maurizio Capuano al contrabbasso e tuba, Francesco Marsigliese alla cornetta e Filippo Marino al clarinetto.

Il concerto, come d’abitudine, è stato anticipato da una gustosa apericena. Durante la quale si è anche avuta l’occasione di visitare la straordinaria collezione di saxofoni, esposti al Museo.

La presentazione degli Sticky Bones

Dal 2015 gli Sticky Bones fanno parte delle formazioni musicali “vintage” che si esibiscono  durante i raduni o le manifestazioni organizzate dalle varie comunità di ballerini swing o lindy hop di Roma.

Nel 2016 e nel 2023 la formazione è stata chiamata ad esibirsi su uno dei palchi più importanti a livello internazionale, Umbria Jazz, dove sono stati notati da Renzo Arbore il quale ha poi collaborato con la band per la registrazione di due brani del loro secondo album dedicato a Bessie Smith. Successivamente, sempre con Renzo Arbore, si sono esibiti nell’edizione del festival dedicata ai terremotati di Amatrice, nel Teatro Lyrick di Assisi.

Gli Sticky Bones sono stati anche gli organizzatori della manifestazione “New Orleans arriva ai Fori”, kermesse che si è svolta in via dei Fori Imperiali a Roma e che ha visto la partecipazione in strada di 200 ballerini venuti da tutta la regione.

Gli Sticky Bones hanno partecipato anche a due edizioni del prestigioso Festival Traditional di Ascona, in Svizzera, nel 2019 e nel 2022.

Sito ufficiale: http://stickybones.weebly.com

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Last Updated on 3 Marzo 2024 by Autore M

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