Raccolta differenziata ai Castelli Romani: “Comuni Ricicloni ma non troppo”

Raccolta differenziata ai Castelli Romani: “Comuni Ricicloni ma non troppo”

In questa lunga estate che non accenna a finire, la nostra attenzione è stata catturata a livello locale dalla vicenda della riapertura della discarica di Roncigliano che rappresenta in questo frangente una battaglia fondamentale per la tutela sia della salute dei cittadini e delle cittadine dei nostri territori. Uomini e donne che si sono di nuovo trovati ad affrontare, e subire, l’enorme impatto ambientale rappresentato dalla riapertura della discarica.

L’invaso, nuovamente in uso a seguito di una azione amministrativa da parte della Giunta Capitolina guidata da Virginia Raggi, è necessario perché non si è stati in grado di far fronte alla complicata gestione dei rifiuti di una città estremamente complessa dal punto di vista geografico, logistico e amministrativo. E se è lecito e giusto denunciare ciò che sta accadendo giornalmente presso la discarica di via Ardeatina, vale assolutamente la pena volgere lo sguardo verso l’altra faccia della medaglia: la raccolta differenziata nei nostri comuni.

Come i romani anche noi, che viviamo sostanzialmente inurbati (anche se in proporzione minore rispetto ad una città che conta 4 milioni di abitanti), produciamo giornalmente della spazzatura che deve essere raccolta, differenziata e riciclata e che, inevitabilmente, finisce nell’ambiente. Qual è quindi la percentuale di rifiuti che riusciamo a riciclare?
Una risposta a questa domanda arriva dal dossier stilato da Legambiente ed Ecoforum, sull’iniziativa chiamata Comuni Ricicloni.

Nata nel 1994 su iniziativa di Legambiente, Comuni Ricicloni è una iniziativa che ha come scopo quello di verificare quali comuni abbiano ottenuto il maggior risultato nella gestione e nella raccolta dei rifiuti, ma anche acquisti di beni, opere e servizi, che abbiano valorizzato i materiali recuperati dalla raccolta differenziata.
Stando ai dati del 2019 la provincia di Roma, a differenza di altre più virtuose come quelle di Rieti e Latina, la cui raccolta si attesta rispettivamente al 58,66% e al 56,29%, è riuscita a differenziare solo il 51.35% dei rifiuti.

Entrando nello specifico invece dell’area dei Castelli, tra i primi 10 piccoli comuni nel Lazio che hanno una raccolta superiore al 65% troviamo Ariccia che riesce a raggiungere quota 78,20%. In quelli grandi invece al primo posto spicca Velletri che, analogamente ad Ariccia, riesce a differenziare il 78,20% della spazzatura che produce. Per la categoria dei comuni plastic free Rocca di Papa raccoglie il 74% di plastica.

Bene invece la raccolta differenziata in altri comuni come Albano Laziale al 76.90%, Castel Gandolfo al 75.90%, Artena al 74%, Lanuvio al 75%, Genzano e Grottaferrata al 70%. In questa classifica stilata da Legambiente non è presente il comune di Frascati. Stando ai dati presenti sul sito dell’ISPRA (Iistituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), alla voce del Catasto Rifiuti, la percentuale di rifiuti differenziati a Frascati nel 2019, risulta al 57,15%.

Alcune percentuali lasciano ben sperare, ma è altrettanto chiaro che quello dei rifiuti è un problema che non riguarda solo la città di Roma ma anche la sua area metropolitana.
Federica Mariotti

Last Updated on 11 Ottobre 2021 by

Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Tutti i diritti riservati