“Velletri Libris”, Stefania Auci incanta con il secondo capitolo della saga dei Florio

“Velletri Libris”, Stefania Auci incanta con il secondo capitolo della saga dei Florio

Velletri – Dopo il grandissimo successo de “I leoni di Sicilia”, Stefania Auci, autrice trapanese di nascita e palermitana d’adozione, è tornata a “Velletri Libris” per presentare “L’inverno dei Leoni”, secondo e ultimo capitolo della saga dei Florio pubblicato da Nord.

Davanti ad una cornice di pubblico che ha fatto registrato il tutto esaurito, con le letture di Emanuele Cammaroto e Silvia Ciriaci gli spettatori sono entrati nel clima del romanzo.

luglio

Sono felice di essere tornata”, ha esordito Stefania Auci accolta da un forte applauso, prima di svelare le tempistiche tecniche e artistiche che l’hanno portata alla pubblicazione del secondo corposo volume sulla storia dei Florio. “Sono sei anni di lavoro, dal 2015 all’inverno di quest’anno, due anni di lavoro secco su questo testo che avevo iniziato già mentre ‘I Leoni di Sicilia’ stavano per uscire.”

L’approfondimento”, ha detto, “è stato di tipo testuale, con tanta ricerca su testi e monografie, che cito anche nel finale. In più si è svolto un grande lavoro di studio sull’ambiente che circondava questa famiglia perché raccontare la storia non è solo riportarne le vicende ma anche descriverne il mondo sociale, politico, umano in cui erano immersi”.

Entrando nel romanzo, a cavallo tra storia e umanità, uno degli aspetti più importanti riguarda la ricerca della famiglia Florio di una legittimazione pubblica o sociale, che poi avviene con il matrimonio di Ignazio, uno dei protagonisti: “Il loro bisogno di un matrimonio nobile si lega alla volontà di una consacrazione sociale, che avrebbe significato l’accesso a livelli da cui erano esclusi, oltre che da un riconoscimento economico”.

Il primo matrimonio che si legge è quello tra Ignazio, figlio di Vincenzo Florio, e Giovanna: “La giovane non ha tanto una nobiltà importante quanto una parentela illustre alle spalle. Con questo legame Ignazio che era nato fuori dal matrimonio e aveva questo stigma iniziale di ‘bastardo’ riesce a farsi accettare, in quanto anche detentore del patrimonio”.

Ad essere molto particolari sono tutti i personaggi, sia quelli femminili che quelli maschili, tratteggiati dalla penna di Stefania Auci: “Parlare degli uomini diventa complicato, sono figure differenti l’una dall’altra. Da una parte ci sono Ignazio e Paolo, due fratelli quasi opposti per carattere. Poi c’è Vincenzo, un personaggio non positivo, privo di scrupoli, duro, anaffettivo e che non ha il timore di prendersi le proprie responsabilità in seguito alle azioni che compie”.

I Florio nella loro storia riescono a caratterizzare più stagioni in un miscuglio di sentimento e azione. Hanno una vicenda umana e storica esaltante e terribile, gloriosa e tragica, fatta di “tante fortune, molte intuizioni e molte sfortune”, come ha sintetizzato l’autrice.

In tutto ciò la grande attenzione riposta dalla narratrice sullo sfondo storico consente una full immersion nel clima di quegli anni, così apparentemente lontani da noi. Su tutti, il discorso riguardante le tonnare, che ricostruisce l’organizzazione economica della vita di quel tempo per la famiglia Florio.

Nel futuro della saga, arrivata al termine con questo secondo libro, potrebbe esserci una fiction. Nel futuro di Stefania Auci, invece, la sicura capacità di continuare ad incantare un pubblico sempre in aumento, merito della bravura di un’autrice che riesce a trasmettere le proprie passioni e a comunicare il proprio amore per la storia e per la letteratura tramite le sue pagine.

Un evento molto apprezzato, come sempre organizzato da Mondadori Bookstore Velletri-Lariano-Genzano-Frascati e
Fondazione De Cultura, in attesa dei prossimi appuntamenti che accompagneranno i lettori fino alla pausa di Ferragosto.

Last Updated on 23 Luglio 2021 by

Redazione

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