Velletri, incontriamo uno dei finalisti del Premio Odissea: Alessandro Montoro, stella nascente della fantascienza

Velletri, incontriamo uno dei finalisti del Premio Odissea: Alessandro Montoro, stella nascente della fantascienza

Velletri – Alessandro Montoro è uno scrittore veliterno sempre più noto nel mondo della letteratura fantascientifica italiana. Classe 1990, Alessandro lavora per una multinazionale nel settore dell’AI, ma si dedica anche alla scrittura, con risultati eccellenti. Il successo è arrivato con il primo racconto lungo, “Per un’abiura in meno”. A gennaio 2022 è uscito su Urania con il racconto Partenogenesi, seguito dal grande successo di gennaio 2023, con la vittoria al Premio Urania Short. Segue il primo romanzo, “Gli abissi dei porci”, apprezzatissimo dai lettori. A maggio 2023, il suo romanzo “Planeto” arriva finalista al Premio Odissea.

Come ti sei appassionato alla fantascienza? Cosa la rende speciale?
La fantascienza mi appassiona fin da quando ero adolescente. Alle superiori leggevo molto e scrivevo già qualcosa. Tuttavia, non era un approccio rivolto al pubblico, lo facevo per me stesso. Ho sempre prediletto la fantascienza perché è il genere speculativo per eccellenza. Si possono esplorare tantissimi ambiti e raccontarli con delle metafore. Negli anni ‘70 la fantascienza illustrava ciò che sarebbe stato il futuro, ma ora è diventata una lente per guardare il presente. Tante cose usate nella fantascienza sono diventate il reale. Ormai la fantascienza è “l’oggi“, è diventata una sorta di critica sociale.

Cosa ti ha avvicinato alla scrittura? Eri appassionato fin da bambino?
Mi ci sono avvicinato ai tempi dell’università, ma l’ho approcciata seriamente dopo la laurea magistrale. Così, mi sono messo a studiare le tecniche di scrittura, con corsi e manuali, cercando di farmi notare.

Qual è stata la pubblicazione che ti ha reso noto?
“La causa fantasma”, con cui ho vinto il premio Urania Short 2022. Con questo racconto il mio nome si è diffuso parecchio e ho ricevuto un riscontro positivo da tantissimi lettori.
Tra le tue opere, qual è quella più apprezzata dal pubblico?
Forse il mio primo romanzo, “Gli abissi dei porci”. Apprezzato dalla critica, dagli editori e dagli altri scrittori, è un mix tra fantascienza e romanzo grottesco. Potremmo definirlo ‘fanta-weird’. Infatti, c’è divisione nel pubblico, perché a qualcuno è piaciuto molto, ma c’è anche chi ne è rimasto sorpreso, o addirittura turbato.

Parliamo degli ultimi accadimenti. Hai recentemente partecipato a concorsi?
Il 18 maggio il mio romanzo “Planeto” si è classificato fra le sei opere finaliste per il Premio Odissea, un concorso per romanzi di fantascienza, fantasy, horror e weird. Questo è già un grande traguardo, ma l’anno prossimo ritenterò, sperando di arrivare primo in classifica.
Hai altre pubblicazioni in programma? Puoi fare qualche anticipazione?
Sicuramente scriverò tanti altri racconti. Continuerò a partecipare ai concorsi e ripeterò l’”Odissea”. Tenterò anche il premio Urania per la terza volta. Poi, a settembre farò da curatore per i racconti di Opera Narrativa Edizioni, per la sezione Fondazione. Inoltre, a ottobre tornerò a Milano per Stranimondi, il festival del libro fantastico. Poi, a luglio uscirà l’esito del Premio Italia, a cui ho candidato dieci racconti. Per finire, ho partecipato a un concorso cinematografico con il racconto Mercanti di polmoni, con la speranza che ne venga fatta una versione per gli schermi.
Sofia Scenna

Last Updated on 15 Luglio 2023 by Redazione 2

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