Velletri, il nuovo Vescovo di Velletri-Segni Stefano Russo visita il carcere

Velletri, il nuovo Vescovo di Velletri-Segni Stefano Russo visita il carcere
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Velletri – Il Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) continua a lanciare l’allarme sulla grave carenza di Personale di Polizia Penitenziaria anche durante la visita del Vescovo.

Nella mattinata di domenica verso le ore 10:00 il nuovo Vescovo di Velletri – Segni Mons. Stefano Russo, accompagnato dal sacerdote Don Antonio Brazza, ha voluto iniziare il suo insediamento presentandosi ad una rappresentanza di detenuti ristretti nel penitenziario di Velletri.

Il Vescovo è stato ricevuto dalla diettrice Maria Donata Iannantuono, dal comandante Alessia Assante e da una piccola rappresentanza di Agenti di Polizia Penitenziaria, dal parroco del penitenziario Don Franco Diamante e da alcuni suoi volontari della parrocchia.

La visita al penitenziario si svolta con la celebrazione della Messa da parte del Vescovo con affianco i ministranti Don Franco Diamante e Don Antonio Brazza. Durante la celebrazione della Messa è stato portato come dono all’altare un cesto simbolico contenente vari piccoli alimenti prodotti nell’ area agricola del penitenziario. Alla fine della celebrazione, il Vescovo insieme alla direttrice e alla comandante ha visitato alcune sezioni detentive e parte dell’area agricola.

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A darne notizia sono Carmine Olanda e Ciro Borrelli del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) che il giorno 9 Giugno scorso hanno protestato nel piazzale antistante del penitenziario di Velletri contro la gravissima carenza di personale di Polizia Penitenziaria.

“Attualmente – commenta il sindacalista Borrelli – il penitenziario di Velletri soffre di circa 85 unità di Polizia Penitenziaria in meno. Pochi giorni fa, presso il carcere di Velletri è venuto a fare visita anche il Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria Lazio – Abbruzzo e Molise oggi nominato Vice Capo Dipartimento Carmelo Cantone che prendendo atto delle criticità rappresentate si è impegnato a trovare una soluzione che possa ammortizzare la problematica. Siamo a tutt’oggi in attesa di un riscontro concreto”.

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“Come Sindacato – continua il dirigente nazionale del Sippe Carmine Olanda – abbiamo più volte scritto al Ministro della Giustizia e a tutti gli organi competenti, purtroppo, a tutt’oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Non possiamo accettare che di fronte ad un’emergenza simile, per fare fronte all’emergenza, anziché mandare nuovo personale, le Direzioni spesso emanano disposizioni di servizio che non fanno altro che aggravare ulteriormente i carichi di lavoro senza risolvere niente, perché difficili da applicare.

Nessuno si è mai preoccupato del povero Agente che gestisce da solo una sezione detentiva che contiene dai 52 detenuti in su di varie etnie, con vari problemi giudiziari e alcuni anche con vari problemi di natura mentale”.

“Basta, concludono i due sindacalisti Olanda e Borrelli – le Autorità competenti non possono girarsi dall’altra parte facendo finta di non vedere e di non sentire. Se poi la Polizia Penitenziaria deve essere considerata un problema per il Dipartimento, che la transitassero nella Polizia di Stato ed il problema è risolto. Lo Stato deve garantire i diritti ai lavoratori prima che tutto diventa come una polveriera pronta ad esplodere”.

Last Updated on 28 Giugno 2022 by AutoreL

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